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Carabiniere assassinato: foto ragazzo bendato, reagiscono politici e parenti delle vittime delle Forze dell’ordine

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ROMA – Come era facile da prevedere molti spostano l’attenzione sulla foto del ragazzo americano bendato.

«Queste sono cose che non devono accadere». È lapidaria Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, nel commentare con l’Adnkronos la foto che ritrae uno dei due americani indagati mentre viene interrogato in caserma davanti a un pc con una benda agli occhi. «Di qualsiasi cosa si possa essere accusati e qualunque sia la nazionalità» spiega, aggiungendo che «il mio pensiero va comunque alla famiglia del vice brigadiere».

La madre di Federico Aldrovandi: «Legittimo che debba essere interrogato – afferma – ma perché una benda? Le modalità delle persone fermate, e purtroppo lo sappiamo perché ci siamo passati, può essere pericolosa e illegale. Spero che non accada mai più». Quanto al carabiniere ucciso con 8 coltellate la madre di Francesco Aldrovandi dice: «Si tratta di un omicidio e come tale va indagato non perché si tratta di un militare ma perché è una persona».

Non poteva mancare la voce del Pd che addebita la colpa, ovviamente, a Salvini. Scrive su twitter il renziano capogruppo al Senato Andrea Marcucci: «Orrore per la foto dell’indiziato bendato. Orrore per l’uso che ne sta facendo il partito del ministro dell’Interno. Salvini non ci porterà in Sud America». La sinistra non attenua la polemica neppure davanti alla bara di un carabiniere caduto per servizio.

Infatti rincara la dose Alessia Morani, Pd: «È iniziato tutto con l’esibizione di #Battisti da parte di Salvini e Bonafede. Hanno proseguito con le immagini di Carola Rakete. Oggi le immagini shock dell’americano arrestato per l’omicidio di Cerciello. Non è più il paese di Beccaria».

Netto il commento di Maurizio Gasparri, senatore di FI: «Su questo episodio della foto dell’indagato per l’omicidio del carabiniere bendato in caserma, le parole dei vertici dell’Arma sono chiare e definitive pertanto gli accertamenti in corso accerteranno quanto è avvenuto. Non vorrei però che questo episodio trasformasse questo caso in una inchiesta sui carabinieri. Ricordiamoci che la tragedia e l’atto di efferata criminalità da punire presto e in modo ultra severo è l’omicidio del vicebrigadiere Cerciello. Attenzione a non seminare confusione perché questo sarebbe intollerabile».


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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