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Affidi Bibbiano: un’indagata confessa e comincia a emergere la verità

REGGIO EMILIA – Da alcuni giornali locali, ma non dai grandi quotidiani nazionali, emerge la verità spiacevole per la sinistra sugli affidi di Bibbiano, uno scandalo che si tenta di coprire con i rubli alla lega o le foto del giovane americano bendato. Ma una pprotagonista della vicenda vergognosa ha confessato: «È vero, ho falsificato quelle relazioni ma l’ho fatto a causa delle pressioni che subivo dai miei superiori. Mi sono adagiata per del tempo ma poi non ce la facevo più: per questo lo scorso settembre ho chiesto il trasferimento».

A riferirlo sono Gazzetta e Reggio Sera in relazione alle dichiarazioni di un’assistente sociale indagata nell’inchiesta “Angeli e Demoni”. Con questa confessione potrà tornare a lavorare come assistente sociale a Montecchio.

Si può leggere sempre su Reggio Sera:

L’assistente sociale, nel corso dell’interrogatorio ha accusato la dirigente dei servizi sociali dell’Unione Val d’Enza e ha criticato il metodo creato sotto di lei. Ha parlato di un gruppo di lavoro formato per la valutazione dei casi difficili che sarebbero stati aggravati per giungere poi agli affidamenti. Come è avvenuto per il caso dei due fratellini, dai quali si era recata dopo la segnalazione di una possibile violenza da parte del padre, poi archiviata dalla Procura di Reggio.

Scrisse l’assistente sociale in una delle relazioni: «Alla visita domiciliare svolta nel pomeriggio la casa si presenta piena di muffa, con una grave situazione di degrado. La camera da letto si presenta con dei materassi per terra, ceste di vestiti ammassati, mobili malmessi». Relazione non veritiera già agli occhi dei carabinieri, che poi ha portato all’accusa di falso ideologico e la frode processuale per l’assistente sociale.

Il TG3 dell’Emilia ha riportato le dichiarazioni del presidente del tribunale dei minori di Bologna


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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