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Inps: aumenta il disavanzo economico di esercizio, lo dice la relazione del CIV

ROMA – Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps ha approvato all’unanimità il Rendiconto generale per l’anno 2018. E’ quanto si legge in una nota che sintetizza i principali risultati: 231.166 milioni di euro le entrate contributive, con un incremento di 6.539 milioni (+2,9%) rispetto a 224.627 milioni dell’esercizio 2017; 318.373 milioni di euro di prestazioni istituzionali con un incremento di 6.224 milioni (+2,0%) rispetto ai 312.149 milioni del consuntivo 2017. In particolare la spesa per prestazioni pensionistiche è risultata pari a 256.064 milioni di euro (251.643 milioni nel 2017), con un incremento di 4.421 milioni di euro (+1,7%).

Ammonta a 7.839 milioni di euro il disavanzo economico di esercizio con un peggioramento di 855 milioni rispetto al disavanzo economico del 2017 (6.984 milioni) ed è pari a 47.042 milioni di euro il patrimonio netto 31 dicembre 2018. Il Civ, che ha approvato il Rendiconto anche sulla base del parere positivo del Collegio sindacale, ha evidenziato, tra l’altro, la necessità di pervenire ad una completa sistemazione dei conti assicurativi dei circa tre milioni di dipendenti pubblici; ricostituire i Comitati di vigilanza della Gestione pubblica scaduti dal febbraio 2018; acquisire in proprietà gli immobili ad uso strumentale, al fine di conseguire risparmi di gestione e realizzare, inoltre, una maggiore presenza dell’Istituto sul territorio.

Nella propria Relazione il Civ ha evidenziato, infine, la consistente giacenza al 31 dicembre 2018 dei ricorsi
amministrativi, risultati pari a 308.236, e dei ricorsi giudiziari che ammontano a 184.002. A tale riguardo, il Consiglio ritiene necessario valorizzare il ruolo dei Comitati dell’Inps al fine di consentire la riduzione dei costi e del numero dei ricorsi.

”Un atto importante”, commentano Guglielmo Loy e Sabina Valentini, Presidente e Vicepresidente del Civ dell’Inps, ”perché permette all’Istituto di operare a pieno regime, pur essendo ancora molte le criticità che vanno affrontate, anche attraverso innovazioni normative che saranno proposte al legislatore. La sostanziale tenuta del sistema
previdenziale merita, comunque, un Istituto sempre più vicino ad imprese e lavoratori veri ‘proprietari’ dell’Inps”.

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