Doppi incarichi, dibattito al vetriolo in Consiglio comunale
FIRENZE – Si è aperta all’insegna della discussione sui doppi incarichi, la seduta odierna del Consiglio comunale nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio: all’inizio dei lavori dell’assemblea è stato affrontato, in particolare, il “caso” Antonella Manzione, già comandante della polizia municipale (e dirigente, per la verità, anche della Protezione civile), nominata qualche settimana fa direttore generale del Comune.
Lunedì scorso, i consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo avevano sollevato critiche e messo in discussione la possibilità per la dirigente di ricoprire un doppio ruolo sulla base di una legge regionale del 2006 che sancisce l’impossibilità per i comandanti delle polizie municipali di avere altre funzioni all’interno del Comune. Con una mozione d’ordine presentata dalla consigliera Tea Albini (Pd), accolta dall’assemblea, era stato chiesto il parere di legittimità del segretario generale di Palazzo Vecchio, che nel frattempo è stato elaborato e letto oggi dal presidente Eugenio Giani all’inizio del Consiglio. Il parere ha confermato la compatibilità delle due funzioni assegnate a Manzione da parte della giunta.
”In sostanza – ha sintetizzato Giani – benché il testo della norma sembri vietare in questo caso il cumulo di cariche, successive interpretazioni della norma le hanno rese possibili e applicabili, come infatti è avvenuto in altre città della Toscana”. Puntuale la replica di Grassi e De Zordo: “La situazione che si è venuta a creare ha qualcosa di clamoroso – hanno affermato i due consiglieri -: non solo la normativa regionale in materia afferma l’incompatibilità del cumulo della carica di comandante della Polizia Municipale con qualsiasi altra carica nell’Ente, tanto piu con quella di direttore generale come nel caso del Comune di Firenze, ma una sentenza del Tar della Toscana ha rigettato il ricorso presentato contro il Comune di Pietrasanta su un caso assimilabile. L’elemento davvero clamoroso – hanno proseguito – è che il ricorrente che si è visto rigettato il ricorso è la stessa dottoressa Manzione, che oggi a Firenze si vede incaricata sia di comandante della Polizia Municipale che di direttore generale del Comune. Ed è imbarazzante che la giunta continui a difendere l’operazione anche dopo questa novità: errare è umano, perseverare è diabolico”.
A proposito, invece, delle ricadute delle linee guida di Mps sulle aziende partecipate del Comune (al centro di un’apposita interrogazione), l’assessore Petretto ha voluto rassicurare sostanzialmente l’assemblea. Infuocata la reazione dell’opposizione, che si è detta preoccupata per gli scenari futuri che potranno verificarsi.
I lavori del Consiglio sono interminati intorno alle 18.15, al termine del confronto su alcune mozioni. Non tutte sono state discusse in aula: le restanti slitteranno, e saranno inserite all’interno dell’ordine del giorno della prossima seduta.