Governo: impazza la lotta per i posti di viceministro e sottosegretario, i nomi probabili
ROMA – Mentre ancora si attende la votazione della fiducia al senato, i partiti sono al rush finale per la composizione della squadra dei sottosegretari.
Per quanto riguarda i dem, si guarda in particolare ai 9 ministeri guidati dai 5 Stelle. Sarebbero circa una ventina le caselle per la compagine Pd. Mentre altre due, tre postazioni andrebbero a Leu. Per gli Esteri si fanno i nomi di Lia Quartapelle e Marina Sereni. All’Interno in pole c’è Emanuele Fiano. All’Istruzione la renziana Anna Ascani. Per il Mise resta in piedi l’ipotesi del passaggio dalla regione Lazio dell’assessore Giampaolo Manzella. Per la Giustizia si fanno i nomi di Gennaro Migliore e Walter Verini, in un primo momento dato all’Editoria. Tuttavia, a quanto si riferisce, il premier Giuseppe Conte sarebbe intenzionato ad affidare la delega a Roberto Chieppa. Ma anche questa sarebbe una questione aperta. Al Mef dovrebbe andare Antonio Misiani. Per quanto riguarda l’area renziana, oggi sarebbe stato fatto un punto sulla questione: potrebbero essere 5 i sottosegretari d’area. Uno dal Senato, forse Simona Malpezzi, e 4 alla Camera. Tra i nomi papabili per la promozione al governo anche Lucio D’Alfonso, Salvatore Margiotta, Francesco Verducci al Senato. Mentre si parla di Chiara Braga e Matteo Mauri alla Camera. Per Leu dovrebbe esserci quasi sicuramente un ruolo per Rossella Muroni.
Per quanto riguarda il toto-nomi per il M5S, crescono di ora in ora le quotazioni di alcuni pentastellati come il capogruppo alla Camera Francesco D’Uva (si parla di Cultura, Istruzione o Rapporti col Parlamento) e Manlio Di Stefano (verso la riconferma agli Esteri). In pole anche Laura Castelli, Stefano Buffagni (Mef) e Lucia Azzolina (Istruzione). Per un posto nella squadra dei sottosegretari circolano anche i nomi di Emanuela Corda, di Giuseppe Brescia e del senatore Mario Michele Giarrusso