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Manovra nel caos: M5S contro le misure sul contante, tensioni con Renzi su quota 100. Franceschini, così salta tutto

ROMA – Manovra nel caos ancor prima che i testi arrivino in Parlamento. Di Maio riunisce a palazzo Chigi i ministri M5s. Alla fine i 5 Stelle si schierano con le partite Iva contro le misure sul contante, i pos, il cuneo fiscale e avvertono: ‘Senza il nostro voto non si fa niente’. Il premier Conte, dal Consiglio europeo, apre a nuove verifiche sui testi, ma difende le misure. Tensione con Renzi che vuole cancellare Quota 100. Alla fine, Franceschini avverte: ‘Un ultimatum al giorno toglie il governo di torno’.

Renzi attacca su Quota 100: “Domattina partiamo con la presentazione del Family Act, con Elena Bonetti. E spiegheremo perché secondo noi quella misura, che investe 20 miliardi in tre anni guardando solo ai pensionandi, è ingiusta: quei soldi dovrebbero andare ai giovani, alle coppie, alle famiglie, agli stipendi e ai servizi. Noi voteremo un emendamento per cancellare Quota 100 e dare quei soldi alle famiglie e agli stipendi: vediamo che cosa faranno gli altri”.

Da Bruxelles replica il premier Conte: “È un pilastro della manovra” e rassicura sui pagamenti digitali: andremo ad azzerare le commissioni o a ridurle sensibilmente”.

Bruxelles chiederà all’Italia chiarimenti sulla manovra del 2020. Lo afferma il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis in una intervista a margine dei lavori del Fmi pubblicata sul sito della Reuters. “Dove vediamo rischi di devianza dalle regole di bilancio della Ue chiediamo a questi Paesi ulteriori chiarimenti. E l’Italia – ha detto il vicepresidente dell’esecutivo europeo – sarà tra quei Paesi a cui chiederemo ulteriori chiarificazioni”.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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