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Firenze: a Sassoli le chiavi della città. Le ha consegnate il sindaco Nardella

FIRENZE – «Per il costante impegno da dedicato alle istituzioni comunitarie e per il conseguimento di significativi risultati a favore di un’Europa unita, pacifica, inclusiva e aperta al dialogo con i popoli vicini». È questa la motivazione letta dal sindaco Dario Nardella al momento della consegna delle Chiavi della città a David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, che si è svolta nel Salone Cinquecento al termine del consiglio comunale straordinario su «L’eredità di Giorgio La Pira nell’Europa di oggi».

La seduta, cui erano presenti anche rappresentanti di numerosi comuni toscani, si è aperta con i saluti istituzionali del presidente del consiglio comunale Luca Milani, a seguire un breve video sulla figura di La Pira e l’intervento del sindaco Nardella. Hanno poi preso la parola i capigruppo, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni in rappresentanza dei colleghi delle altre circoscrizioni, il presidente dell’Istituto Universitario Europeo Renaud Dehousse e infine l’intervento di David Sassoli.

Il consiglio comunale straordinario si è chiuso con la cerimonia di consegna delle Chiavi della città, riproduzione fedele delle chiavi delle antiche porte di Firenze, da parte del sindaco Nardella al presidente del Parlamento Europeo.

“E’ fondamentale attualizzare il pensiero lapiriano all’interno delle nostre vite e delle nostre azioni istituzionali – afferma il sindaco di Firenze, Nardella, nel suo intervento durante il consiglio comunale – e all’interno delle politiche europee come un potente fattore di rilancio dei valori fondanti dell’UE. È necessario più che mai dare concretezza al pensiero europeista lapiriano per perseguire il suo modello di azione. L’Europa può e deve farsi portatrice con rinnovata forza dei suoi valori fondanti: prima di tutto la pace”.

Il Presidente Sassoli in conclusione ha parlato dell’Europa: «Abbiamo bisogno di mettere più energia in questa Europa, mettere più benzina nel suo motore, ma non dobbiamo nemmeno pensare che possiamo tornare indietro o fermare il motore. Abbiamo bisogno dell’Europa – ha spiegato Sassoli – per risolvere i nostri problemi e bisogno di un’Europa più attrezzata e più capace di risposte. Gli Stati europei – ha aggiunto il presidente dell’Europarlamento – devono essere più disponibili ad ascoltare un’esigenza che viene dai
cittadini europei, che è quella di vivere con maggiore unità. Perché con l’unità possiamo risolvere i nostri problemi».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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