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Moscovici, Ue: l’Italia deve adeguarsi ai rilievi posti dalla lettera della Commissione

Pierre Moscovici, commissario Ue agli Affari economici

La lettera inviata dalla Commissione Europea al governo italiano in cui si chiedono chiarimenti sul documento programmatico di bilancio 2020 deve essere presa sul serio, sia perché indica un certo numero di problemi e di segnali d’allarme, sia perché suggerisce una gestione seria delle finanze pubbliche. Lo sottolinea il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, a margine dei lavori della plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. La Commissione ha inviato lettere simili a quella mandata all’Italia anche alla Finlandia (nei giorni scorsi) e, tra
ieri e oggi, pure a Belgio, Spagna, Portogallo e Francia. Per l’Italia «c’è un rischio serio di deviazione significativa –
continua Moscovici – che noi siamo obbligati a rilevare, nell’ambito della procedura. Ma aggiunge il commissario non tiriamo altre conseguenze procedurali, come chiedere un altro bilancio, ciò significa che questo aspetto verrà esaminato nella procedura ulteriore del semestre europeo».

Avremo l’occasione – prosegue Moscovici – per verificare che il bilancio, così come proposto, è un bilancio che deve
essere eseguito. Ma la deviazione significativa è una terminologia nella graduatoria sottile delle disposizioni del patto.
Pensavo – continua il politico francese – che questa lettera sarebbe stato il mio ultimo atto da commissario, ma mi sbagliavo. Ci rivedremo il 7 novembre, per le previsioni economiche della Commissione e poi sarà sempre questa Commissione che darà le opinioni sul bilancio,prima di fine novembre, e sarà in quel momento che si conoscerà il
giudizio finale».
Alla domanda se lo stupisca che, per l’ennesima volta, l’Italia risulta non rispettare la regola del debito, Moscovici risponde sorridendo: Niente mi stupisce.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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