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La sede del Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale Toscana: intervento turco in Siria, dura presa di posizione unanime

FIRENZE – Condanna dura e presa di posizione compatta del Consiglio regionale della Toscana all’intervento militare della Turchia nella Siria nordorientale e all’operazione, definita da molti consiglieri, di pulizia etnica e invasione territoriale.
L’Aula di palazzo del Pegaso approva due mozioni per stigmatizzare la violazione di diritti umani, ma anche per disapprovare le
dichiarazioni del presidente americano Donald Trump.

La prima mozione, sintesi di documenti presentati da Pd, Lega e Sì-Toscana a sinistra, impegna la Giunta a guida Enrico Rossi a
‘commemorare, nelle forme ritenute più opportune, la figura di Hevrin Khalaf (peraltro già ricordata con un minuto di silenzio in apertura di lavori d’Aula) così come avvenuto anche per il giovane fiorentino Lorenzo Orsetti, alla memoria del quale è stato conferito il Gonfalone d’Argento. Nel testo, illustrato in Aula dal consigliere Pd Francesco Gazzetti, si chiede anche di rafforzare il proprio ruolo di coordinamento degli attori del territorio che operano nella cooperazione internazionale, sia che si tratti di attori istituzionali che della
società civile, al fine di implementare tutte le azioni possibili finalizzate alla difesa del popolo curdo nella situazione di emergenza
attuale’; perseguire la possibilità di mettere in atto forme di aiuto concreto alla popolazione curda, a partire dalla cooperazione
sanitaria sul campo; continuare ogni azione utile, insieme ad Anci e Comuni della Toscana, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica
circa la necessità di condannare l’attacco militare turco, chiedere l’immediata interruzione delle ostilità, l’applicazione del diritto
umanitario.

La mozione presentata da Sì-Toscana sinistra, e firmata anche dal consigliere Gazzetti, impegna la Giunta a promuovere gemellaggi con
le città curde di Diyarbakir, Mardin e Van per diffondere e difendere i valori e i principi del multiculturalismo, dell’integrazione tra
popoli e religioni diverse, l’eguaglianza e il rispetto dei principi democratici’.

In sede di dibattito, la ferma condanna della Toscana parte dalla maggioranza e arriva fino alle opposizioni.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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