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Mes, Fondo SalvaStati: Di Maio, senza un rinvio governo a rischio. L’avvertimento a Conte

ROMA – Continua a far discutere e a tenere banco nel panorama politico italiano il fondo salva-Stati, meglio noto come Mes. Se a far la voce grossa, opponendosi, era stato in precedenzasoprattutto Matteo Salvini, ora anche il Movimento 5 Stelle, in particolare Di Maio, chiede un rinvio del meccanismo europeo di stabilità minacciando una possibile crisi di governo. Anche se Di Maio nega un nuovo asse con salvini contro Conte.

“O si rinvia o cade il governo”, è questa l’idea di Luigi Di Maio. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera il leader M5S avrebbe detto chiaramente ai suoi che l’obiettivo è far rinviare l’approvazione del Mes alla prossima primavera. Una mossa che però in Europa potrebbe non essere accolta bene.

In attesa dell’incontro in aula previsto per lunedì, dove il premier Conte interverrà per riferire sul fondo salva-Stati, i pentastellati hanno manifestato chiaramente il loro malcontento. I ministri finanziari dell’Eurozona si riuniranno mercoledì per decidere come procedere. L’approvazione del trattato è prevista al Consiglio europeo di mercoledì 13 dicembre e poi dovrà essere sottoposta alla ratifica dei Parlamenti.

Di Maio e i suoi non ci stanno e hanno espresso il loro dissenso in un documento condiviso. Secondo quanto riportato dal Corriere il Movimento avrebbe proposto diverse modifiche al Mes, tra le quali la più importante riguarderebbe l’articolo contenente l’obbligo di inserire le Cacs single limb (Clausole di azione collettiva) nei titoli di Stato di nuova emissione. In sostanza si tratta di clausole che rendono più rapida una possibile eventuale ristrutturazione del debiti di un Paese.

Mentre cresce il malumore sul Mes, il premier Giuseppe Conte sta raccogliendo documenti per smentire le accuse di Salvini e della destra piovute negli scorsi giorni. Lunedì, anticipando l’intervento previsto per la prossima settimana, Conte riferirà in Parlamento sul meccanismo europeo di stabilità portando i verbali dei Consigli dei ministri e delle commissioni in cui si è discusso di Mes in totale trasparenza e in presenza degli esponenti della Lega. La discussione tra i ministri delle Finanze nell’Eurogruppo, che si riuniscono il 4 dicembre, sarebbe ancora aperta, anche se in questi giorni, durante la limatura dei testi, l’Italia non avrebbe sollevato alcun tipo di obiezione.

«Prima di sottoscrivere qualunque accordo bisogna tornare in Parlamento perché il Parlamento disse che non si firma nulla, noi non abbiamo cambiato idea e se anche il Cinque Stelle non lo ha fatto Conte non è autorizzato a firmare nulla», ha affermato Matteo Salvini. Conversando ieri con i cronisti fuori la Camera, il leader della Lega ha definito come “doverosa” una nuova risoluzione sul Mes. «La Lega manterrà la sua posizione, se i Cinque Stelle si allineeranno al Pd a favore di un fondo ammazza Stati quantomeno lo votino in Parlamento».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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