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Papa Francesco porta l’Africa a San Pietro e dice messa col rito eucaristico congolese

Papa Francesco

VATICANO – Significativo gesto di papa Francesco, che ha inaugurato il nuovo anno liturgico, celebrando la messa della prima domenica di Avvento nella basilica di San Pietro in Vaticano, espressamente dedicata alla comunità cattolica dello Zaire, con il ‘rito eucaristico congolese’. Confermando così che sotto la sua guida la Chiesa cattolica è molto più attenta ai problemi dell’Africa e dei migranti, lasciando da parte l’Italia e l’Europa.

L’evento in occasione del 25° anniversario della nascita della Cappellania Cattolica zairese. Il messale romano per le diocesi dello Zaire, l’ex nome della Repubblica democratica del Congo, con il rito congolese, auspicato giàdal 1969 e incoraggiato prima da Paolo VI e poi da Giovanni Paolo II, fu approvato nell’aprile del 1988 dalla Congregazione per il culto divino, «aprendo la liturgia ai valori culturali del popolo zairese», come spiega una nota del Vaticano.

Sia i testi che i riti tengono conto della «tradizione stilistica orale africana», con una partecipazione particolarmente attiva dei fedeli, con movimenti ritmici del corpo e delle braccia, parti integranti della preghiera e della lode a Dio. Durante il ‘Gloria’, i ministri di culto danzano attorno all’altare e molto spazio viene dato ai canti e agli strumenti musicali, con l’uso ripetuto dei tamburi. Anche la litania dei santi occupa uno spazio importante, già all’inizio della celebrazione della messa, invocando gli “antenati dal cuore retto” in comunione con Dio. Inoltre, l’atto penitenziale e il rito della pace seguono l’omelia e precedono la preghiera universale e l’offertorio.

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