Francia: premier, su pensioni puntiamo a 64 anni, no dei sindacati
Un sistema previdenziale universale uguale per tutti i francesi con la soppressione graduale dei 42 sistemi esistenti tra cui i regimi speciali; pensione minima di 1.000 euro al mese garantita; confermata l’età legale di 62 anni per andare in pensione ma con l’obiettivo di introdurre un’età di equilibrio previdenziale a 64 anni, nel 2027, con uno specifico sistema di bonus-malus.
Sono le principali novità della riforma del sistema previdenziale illustrata oggi a Parigi dal premier Edouard Philippe, che ha invitato i sindacati a interrompere lo sciopero affermando che le misure contenute nella misura giustificano uno stop delle ostilità. Un appello che è stato immediatamente respinto dai sindacati, inclusi quelli più riformisti come la Cfdt, che Macron sperava di attirare nel suo campo per mettere all’angolo altri sindacati ‘puri e duri’ come Cgt et Force Ouvrière.
Il futuro sistema di pensioni sarà lo stesso per tutti i francesi, senza eccezioni, ha annunciato Edouard Philippe, svelando i contenuti della riforma delle pensioni al Consiglio economico e sociale di Parigi. «Metteremo fine ai regimi speciali. Lo faremo progressivamente, senza brutalità, e nel rispetto dei percorsi individuali di carriera. Un sistema universale – ha spiegato – comporta la soppressione dei 42 regimi esistenti, tra cui i regimi speciali. Garantiremo una pensione minima di 1.000 euro al mese per ogni carriera completa», ha proseguito Philippe.
E poi la misura più contestata: come promesso dal presidente Emmanuel Macron, il futuro sistema pensionistico mantiene l’età legale per andare in pensione a 62 anni, ma al tempo stesso punta ad introdurre un’età di equilibrio previdenziale a 64 anni, nel 2027, con uno specifico sistema di bonus-malus, ha detto Philippe, spiegando che per raggiungere l’età di equilibrio di 64 anni nel 2027, dovremo attuare un sistema di bonus-malus che inciterà i francesi a lavorare più a lungo.
Fortemente deluso si è detto Laurent Berger, leader della Cfdt, per il quale “la linea rossa è stata oltrepassata” con la proposta di “un’età di equilibrio” fissata a 64 anni. “Deluso” anche Laurent Escure del sindacato Unsa, mentre la Cgt-Cheminots, il primo sindacato nel settore dei trasporti, ha lanciato un appello a “inasprire lo sciopero”.