Brunello che passione: ladri cinesi in azione a Prato
PRATO – Che il pregiato Brunello di Montalcino fosse amato sia dagli italiani che dagli stranieri, era cosa risaputa. Ma che riuscisse ad attirare le attenzioni dei cinesi, forse non se lo aspettava nessuno. Eppure, nel distretto pratese, le bottiglie di Brunello continuano – è proprio il caso di dirlo – ad andare a ruba: pur di averlo, non potendolo sempre acquistare, i cittadini con gli occhi a mandorla sono disposti persino a vestire i panni dei ladri e a dare la caccia alla preziosa etichetta toscana nei supermercati più forniti della città.
Sono tantissimi gli episodi di questo tipo registrati dalle cronache negli ultimi mesi: l’ultimo tentativo di taccheggio è andato in scena ieri mattina, intorno alle 10 circa, quando un equipaggio delle Volanti è stato inviato in viale Galilei su richiesta del personale della vigilanza privata interna del supermercato Esselunga, che stava inseguendo in strada due orientali sorpresi a rubare alcune bottiglie di vino pregiato. I poliziotti hanno quindi bloccato i due stranieri, trovati in possesso di sei bottiglie di ottimo Brunello, del valore complessivo di 143,85 euro e che non erano state pagate alla cassa. Si tratta, per la precisione, di un cinquantenne e di un cinquantunenne: entrambi clandestini e con svariati precedenti per reati simili, i due ladri con la passione per il vino sono stati denunciati per furto.
Nel marzo 2012, un altro caso era stato riportato dai giornali: in quell’occasione, all’interno della Coop di piazza San Marco, era stato sorpreso con le mani nel sacco un altro cinese, di 37 anni clandestino, che aveva nascosto tre bottiglie di Brunello sotto i vestiti. L’uomo era uscito dal punto vendita senza pagare i 77 euro relativi al valore del vino ma era stato scoperto, affidato agli agenti e denunciato.