Salvini, memoria: il ruolo di Conte nel caso Gregoretti è stato rilevante, una gestione condivisa
ROMA – «Gestione condivisa» in funzione dell’interesse primario dell’Italia. E’ il concetto sul quale insiste la memoria difensiva di Matteo Salvini sulla vicenda della nave Gregoretti, depositata questa mattina al Senato, presso la Giunta per le immunità. Il documento rimarca inoltre il ruolo avuto dal
presidente del Consiglio, soprattutto in relazione ai rapporti con diversi Paesi Ue per la ricollocazione.
L’articolazione della vicenda rende evidente, secondo Salvini, la prassi consolidata che la gestione dei migranti non rappresentava l’espressione della volontà autonoma del ministro dell’Interno, bensì un’iniziativa del governo italiano coerente con la politica relativa ai flussi migratori, definita anche nel contratto di governo».
In particolare nella cronologia viene rimarcato che il 31 luglio «è stato comunicato l’aggiornamento fornito dalla rappresentanza permanente dell’Italia presso l’UE in merito alla disponibilità di cinque Stati membri (Germania, Francia, Portogallo, Lussemburgo e Irlanda) ad accogliere parte dei migranti a bordo della nave ‘Gregoretti’, facendo seguito alla richiesta formale della
presidenza del Consiglio dei Ministri».