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Scuola: ricostruzione carriera dei docenti, i consigli di Anief

ROMA – Ricostruzione di carriera: cosa fare? La Cassazione è stata chiara: tutti i sindacati stanno chiedendo al personale della scuola di rivedere i propri decreti. Anief – sottolinea Marcello Pacifico, Presidente della sigla sindacale – è stata quella che, attraverso il proprio ufficio legale, ha vinto i ricorsi in Cassazione e quindi ha dato alcuni consigli.

«Il personale docente ATA della scuola – spiega Pacifico – in primo luogo deve farsi stampare lo stato matricolare per vedere appunto tutto il servizio reso. Deve andare a recuperare il decreto di ricostruzione di carriera e lo deve andare a confrontare con l’ultimo cedolino, per dare la possibilità ai dirigenti sindacali Anief e agli avvocati degli uffici legali Anief, di andare a verificare se questo decreto di ricostruzione di carriera ha rispettato i termini o, come è avvenuto per la maggior parte dei casi, ha violato la normativa comunitaria. Questo comporta dopo questa consulenza, ovviamente, la necessità di dover fare un ricorso al tribunale del lavoro gratuito per recuperare da 5 a 15 mila euro per i mancati aumenti relativi alla progressione di carriera che ognuno avrebbe dovuto avere. Questo ovviamente non riguarda solo la ricostruzione di carriera. ma anche chi è stato precario – gli scatti di anzianità durante il precariato, i passati di ruolo per chi eventualmente è passato dal profilo professionale del collaboratore scolastico e l’assistente amministrativo o ancora dalla docenza della scuola elementare e dell’infanzia e la scuola media superiore – e ovviamente anche la retribuzione professionale dei docenti. La CIA per il personale ATA per le supplenze brevi e risarcimenti danni per l’abuso dei contratti a termine».

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