
Bibbiano: piazza alla Lega e non alle Sardine, si applicano le regole della campagna elettorale

BIBBIANO – Il questore di Reggio Emilia avrebbe invitato le Sardine a cedere alla Lega la piazza di Bibbiano, che il movimento aveva prenotato il 23 gennaio per un flash mob anti-sovranista, a tre giorni dal voto per le Regionali. Come riporta il Fatto quotidiano, il questore ha chiesto ai responsabili del movimento di cambiare data, in assenza di luoghi alternativi sufficientemente capienti nella cittadina emiliana.
Le Sardine avevano chiesto l’uso della piazza, attraverso il responsabile locale, Youness Warhou, lo scorso 14 gennaio. Ma il questore ha applicato – giustamente – la regola sulla concesione di spazi pubblici e locali comunali in campagna elettorale, che spettano prima ai partiti in corsa per il voto con proprie liste rispetto ad associazioni che non hanno candidati coinvolti.
Dalle Sardine non c’è nessuna intenzione di mollare la presa: «Noi vogliamo difendere la dignità di un paese composto da gente vera – dice il leader delle Sardine, Mattia Santori – chi ha sbagliato se la vedrà con la magistratura e non con una pagina Facebook. Tra di noi c’eravamo detti di evitare la trappola di Bibbiano, ma sono stati i cittadini della Val D’Enza a chiamarci e a chiederci di fare qualcosa».
Ma le sardine debbono anch’esse sottostare alle regole e alla legge. In campagna elettorale l’uso spazi e locali pubblici è rigidamente regolato da norme inderogabili, anche se le sinistre ritengono sempre che le regole si applicano per i nemici e s’interpretano per gli amici. La cronaca riporta casi simili, ma le autorità amministrative, a differenza dei magistrati, debbono applicare la legge senza possibilità di valutazione discrezionale. Ed è quello che, correttamente, ha fatto il Questore.