Bonaccini Presidente in Emilia, Santelli in Calabria, Pd primo partito in entrambe le regioni, crolla il M5S
ROMA – Quando ancora non sono terminati gli scrutini è ormai definitivo il risultato in entrambe le regioni dove si è votato ieri 26 gennaio. Stefano Bonaccini vince in Emilia, Iole Santelli in Calabria. Il Pd in Emilia al 34,50% , in Calabria al 15,96%, Lega in Emilia al 32,08%, in Calabria al 12,06%, M5S in Emilia al 3,41% in Calabria al 6,24%.
In Emilia , scrutinate 3784 su 4520 Sezioni BONACCINI è al 51,2%, BORGONZONI al 43,86%, BENINI al 3,41%, in Calabria scrutinate 1.558 su 2.420 sezioni, SANTELLI AL 55,74%, , CALLIPO al 30,42%, AIELLO al 6,24%.
Per i dem un risveglio dopo le sconfitte (anche pesanti, come in Umbria) delle ultime tornate elettorali: il Pd è primo partito anche in Calabria, nonostante la vittoria del centrodestra con la candidata di Forza Italia JoleSantelli. Crollano i 5 stelle: sconfitta la terza via voluta e difesa dall’ex capo politico Luigi Di Maio. Restano silenti i pentastellati, il reggente Vito Crimi parlerà solo questa mattina.
Salvini in Emilia-Romagna subisce la prima sconfitta da quando guida la Lega, che pur sempre va oltre il 30% nella storica regione rossa, ma non basta a dare la spallata al Pd e – secondo le sue intenzioni – al governo. Il leader leghista evidenzia la batosta subita dall’ex alleato: «Il Movimento 5stelle è scomparso. E’ evidente che domani a Roma qualcosa cambierà». Esulta Nicola Zingaretti: «Salvini ha perso. Il Pd è il pilastro del centrosinistra». Il leader dem non dimentica l’aiuto dato dalle Sardine, ed è a quei giovani che va il suo «immenso» ringraziamento.
Zingaretti non ha dubbi: il voto «rafforza il governo», ma ora «serve rigore sulle scelte». Quanto ai 5 stelle, «prendano atto del nuovo bipolarismo» e scelgano da che parte stare. Esulta anche Matteo Renzi per il risultato di Bonaccini. Ma ora, è l’esortazione del leader di Italia viva «archiviata la campagna elettorale, tutti al lavoro».
Soddisfatto anche Berlusconi per il risultato in Calabria, è la conferma del «ruolo insostituibile» del suo partito, e il Cavaliere non manca di definire «irrilevanti» i 5 stelle. Guarda il bicchiere mezzo pieno in Emilia anche Giorgia Meloni, secondo la quale in Emilia «un confronto combattuto è già una vittoria».
Come sempre succede in ogni elezione in Italia, tutti in fondo trovano un buon motivo per cantar vittoria.