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Femminicidio: braccialetti elettronici per gli stalker

stalkingLe commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera hanno approvato due emendamenti al decreto legge sul femminicidio che introducono una nuova stretta sulle condotte persecutorie. Le modifiche prevedono la possibilità di usare le intercettazioni telefoniche anche per il reato di stalking ma soprattutto l’utilizzo di una serie di strumenti elettronici per tutelare le donne. I braccialetti, ma non solo. Nell’emendamento si fa riferimento anche ad altre forme di telecontrollo che possono essere applicate a chi è stato destinatario di un provvedimento cautelare di allontanamento dalla casa familiare. Le variazioni sono state approvate all’unanimità dalle commissioni.

La promotrice Alessia Morani (Pd) ha dichiarato: “La norma risponde anche all’auspicio che il ministro Cancellieri aveva fatto all’inizio del suo mandato per l’uso dei braccialetti elettronici, quasi del tutto inutilizzati, anche per i reati di stalking.”

Nel testo approvato non si fa alcun riferimento all’attuazione pratica di tali strumenti, che verrà decisa in un secondo momento, dopo la conversione. Il puntuale controllo dei soggetti da sorvegliare si era dimostrato difficile da parte delle Forze dell’ordine, già oberate da altri pesanti adempimenti. L’unica cosa certa è che molti braccialetti sono già disponibili, almeno in una prima fase: quelli per i detenuti non sono stati usati molto spesso. Entro il 15 ottobre la norma va convertita onde evitare che decada, e deve prima passare anche all’esame del Senato.

Speriamo che, almeno per i casi di stalking, l’uso del braccialetto funzioni e costituisca un deterrente forte per diminuire questa grave piaga. Ci chiediamo però perché, se si ritiene che i braccialetti siano così utili, non ne sia previsto l’utilizzo anche in relazione ad altri reati, anche più gravi dello stalking. Attendiamo risposte dal ministro competente.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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