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Piombino ex Lucchini, Jsw: Rossi e Ferrari chiedono intervento ministro

Lucchini

FIRENZE – La regione Toscana e il comune di Piombino chiedono un incontro urgente al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, preoccupati per la richiesta di proroga di 4 mesi da parte di Jsw Steel Italy per la presentazione della fase 2 del piano industriale, quella per la produzione di acciaio basata su tecnologie sostenibili. Il presidente della regione Enrico Rossi e il sindaco Francesco Ferrari chiedono al ministro «di poter valutare la situazione e, soprattutto, precisare le modalita’ ed i tempi con cui dare seguito agli impegni istituzionali assunti, ad oggi piu’ che mai necessari per il futuro dell’unico produttore italiano di acciai lunghi».

Questo iltesto completo della lettera: «Egregio Ministro, lo scorso venerdi’ 24 gennaio, Jsw Steel Italy Piombino S.p.A. (proprietaria delle ex-acciaierie Lucchini di Piombino) ha inviato una lettera ai firmatari pubblici dell’Accordo di Programma per il progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale esviluppo economico produttivo (ai sensi dell’articolo 252 D.lgs.152/2006) nella misura in cui l’azienda era tenuta, 18 mesi dopo la firma del 24/07/2018, alla presentazione della cosiddetta fase 2 del piano industriale, ovvero gli investimenti per una produzione di acciaio basata su tecnologie sostenibili (es. forni elettrici a basso impatto ambientale). Come riportato anche dagli organi di stampa, Jsw Steel Italy ha invece inviato venerdi’ scorso una lettera con richiesta d iproroga del termine di 4 mesi subordinata anche al rispetto degli impegni pubblici – di cui al suddetto accordo di programma – entro successivi ulteriori 4 mesi. Tali impegni, come potranno riferirle, sono stati oggetto di un recente incontro tra soggetti pubblici sull’area di crisi industriale complessa di Piombino avvenuto al suo Ministero lo scorso 16 gennaio. Ovviamente lei stesso ha avuto modo di incontrare Mr. Sajjan Jindal che, anche in questa lettera per tramite dei rappresentanti italiani del gruppo, conferma di voler procedere alla seconda fase degli investimenti (dopo aver gia’ iniziato ad investire sui laminatoi), pur scontando dei ritardi anche a causa di un mercato dell’acciaio complicato ed a fronte di commesse da parte di Rfi inferiori allo storico aggiudicato su Piombino o alla situazione di cui beneficiano i concorrenti nelle gare dei rispettivi paesi di appartenenza. Come potra’ immaginare il territorio ed i sindacati sono molto preoccupati del rinvio e, pertanto, siamo a chiederle come Presidente della regione Toscana e sindaco di Piombino un incontro urgente al fine di poter valutare la situazione».

In effetti il Governatore ha ragione di preoccuparsi, il suo impegno in questa vicenda è stato di grande conforto ai lavoratori, ma ancora non si vedono sostanziali fatti concreti di tutta questa grande partecipazione, solo promesse e rinvii.

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