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Frecciarossa deragliato: i sindacati dei ferrovieri, vogliamo risposte. Non c’è più certezza che il treno sia sicuro


ANSA / MATTEO BAZZI

LODI – E’ iniziata la rimozione dei detriti proiettati dal Frecciarossa deragliato ieri mattina a Ospedaletto Lodigiano, insieme alla ricerca di pezzi significativi di treno che si sono staccati nell’impatto e che potrebbero arrivare a spiegare meglio la dinamica di quanto accaduto. Tutto questo lavoro si sta tenendo all’esterno della zona tuttora sotto sequestro in cui si trovano il treno, nella stessa posizione di ieri, e la motrice.

Sul posto è prevista la presenza per tutta la giornata di 8 volontari di Protezione civile il mattino e 8, in una nuova squadra, il pomeriggio insieme alla rappresentanza di tutte le forze dell’ordine. Intanto, in segno di protesta dopo l’incidente, dalle 9 alle 17 si fermerà il personale di Usb, Cat, Cub e Sgb e, dalle 12 alle 14, si prevede lo stop degli aderenti a Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast-Confsal, Ugl Taf e Orsa.

«Noi facciamo lo sciopero per parlare dei nostri amici, lavoratori che sono mancati ma per far parlare anche di sicurezza. Ci saranno già degli incontri stamattina con Trenitalia, con Rfi perchè le risposte, adesso, le vogliamo subito». Lo spiega stamattina Giovanni Abimelech (Fit-Cgil).

«Perché – ha aggiunto il sindacalista – le procedure di sicurezza devono essere messe a posto. Dobbiamo ricollaudare tutto. La Procura farà le sue indagini, ma nell’azienda è un’altra cosa. Oggi i treni stanno girando, ieri i fonogrammi dicevano che era tutto a posto ma non era così. Se c’è l’errore umano vuol dire che le cose non vanno bene. Ci vuole un passaggio in più che certifichi. Perché non deve più succedere lo stesso un domani. Da ieri, la certezza del fatto che il treno e’ sicuro l’abbiamo un po’ persa. Bisogna ridiscutere le procedure».

L’addetto alle pulizie che è rimasto ferito con una gamba fratturata nel deragliamento di ieri del treno a Ospedaletto Lodigiano e ieri è stato ricoverato all’ospedale Maggiore di Lodi anzichè dimesso come gli altri feriti lì arrivati, è entrato poco fa in sala operatoria per subire un’intervento alla gamba che si prevede possa durare circa un’ora. Attualmente è sotto sedazione e l’intervento dovrebbe iniziare da qui a un quarto d’ora.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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