Coronavirus, Conte: Chiusi negozi, bar e ristoranti. Aperti gli alimentari. C’è un supercommissario
ROMA – Negozi chiusi, compresi bar e ristoranti, per 15 giorni. Restano aperti gli alimentari, le farmacie, i servizi pubblici. L’annuncio è stato fatto in diretta televisiva, alle 21,45 di oggi, 11 marzo, dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte: «Pochi giorni fa ho chiesto a tutti gli italiani un sacrificio, un cambiamento di stili di vita. Oggi, convinto che tutti abbiano capito il momento che stiamo vivendo, ora disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali di vendita al dettaglio, ad esclusione di alimentari e supermercati. Chiudono parrucchieri, centri estetici, servizi di mensa. Incentivare telelavoro, smart working, ferie anticipate, permessi. Le fabbriche possono continuare a produrre ma con tutti gli accorgimenti necessari». Restano aperti anche tabaccai, edicole di giornali, distributori di benzina.
E anncora: «Restano in servizio i trasporti, i servizi bancari, assicurativi. Per quanto riguarda le attività produttive e professionali va attuata il più possibile la modalità del lavoro agile, vanno incentivate ferie, congedi retribuiti per dipendenti, chiusi reparti aziendali non dispensabili per la produzione. E’ garantito il settore agricolo. Bisogna limitare gli spostamenti: solo per fare la spesa, per motivi di salute, per andare a lavorare. Però attenzione: se i numeri del virus dovessero crescere ancora non significa che dovremmo adottare nuove misure. Nominerò un commissario, con ampi poteri di delega. Avrà il potere di impiantare nuovi stabilimenti. Sarà Domenico Arcuri. Si coordinerà con Angelo Borrelli della protezione civile. Se tutti rispetteremo queste regole usciremo più in fretta da questa emergenzaPaese ha bisogno di tutti, di 60 milioni di abitanti. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con calore domani».