Conte, pressato da ogni parte, esce dal guscio e incontra il centrodestra. Anche in Parlamento
ROMA – Dopo un lungo periodo nel quale si è rintanato nella sua pagina Facebook, il premier, probabilmente pressato da Mattarella che finalmente si è reso conto della situazione surreale, incontra le opposizioni e si ripresenta al Parlamento per parlare del coronavirus. Un Parlamento a ranghi ridotti per via dell’emergenza virus, ma operativo. Da calendario è previsto mercoledì question time e informativa del premier Giuseppe Conte alla Camera e al Senato 14 commissioni saranno al lavoro da domani sul decreto ‘CuraItalia’.
Intanto è previsto l’incontro fra Conte e l’opposizione di centrodestra. «Dopo la cordiale telefonata del Presidente Mattarella, e’ arrivata anche quella di Conte, che dopo le nostre sollecitazioni ha invitato le opposizioni di centrodestra stasera alle 19 a Palazzo Chigi per un confronto sulla situazione. Non ci mancano idee, consigli e proposte concrete da portare sui tavoli del governo!», ha dichiarato Salvini. La conferma anche da Tajani (Fi): «Mi ha chiamato il presidente Conte, stasera sarò a palazzo Chigi per presentare le proposte del centrodestra e, in particolare, di Forza Italia». Salvini, ha reso noto di aver informato del colloquio con Mattarella anche Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.
Sul decreto è prevista domani l’audizione del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in congiunta delle Bilancio di Montecitorio e palazzo Madama. E il titolare del Mef potrebbe non essere l’unico ministro audito: al Senato Italia Viva ha chiesto alla presidente Elisabetta Casellati che il ministro della Salute, Roberto Speranza, riferisca sulle mascherine in commissione Sanità e in quella della Scuola venga invece la ministra Lucia Azzolina a parlare della chiusura della istituti scolastici.
Tutte le commissioni si riuniranno in spazi adeguati per garantire le distanze di sicurezza. Anche gli emicicli di Montecitorio e di palazzo Madama potranno essere utilizzati, cosa inedita, per le riunioni delle commissioni. Ma ci sarà da stabilire come assicurare quelle stesse garanzie, anche per le riunioni delle assemblee. La prossima settimana sarà all’esame dell’aula della Camera il decreto sul cuneo fiscale e domani sera alle18 ci sarà un conferenza dei capigruppo per decidere come farlo, esplorando le possibilità del regolamento, per consentire la salvaguardia delle prerogative parlamentari senza correre il rischio che l’assemblea di Montecitorio diventi un focolaio.
Per quanto riguarda palazzo Madama, l’aula tornerà “a riunirsi mercoledì 25 marzo, alle 15, per comunicazioni del Presidente”. Mentreda domani alle 17 comincia l’esame del Cura Italia alla Bilancio per “conversione in legge del decreto-legge n. 18 di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connessi all’emergenza da COVID-19”. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle 19 di venerdì 27 marzo.
Il Cura Italia è stato assegnato in sede referente alla Bilancio ma sono molte altre (vista anche la corposità del provvedimento) le commissione coinvolte in sede consultiva: sono previsti i “pareri delle commissioni 1ª (Aff. costituzionali), 2ª (Giustizia), 3ª (Aff. esteri), 4ª (Difesa), 6ª (Finanze), 7ª (Pubbl. istruzione), 8ª (Lavori pubblici), 9ª (Agricoltura), 10ª (Industria), 11ª (Lavoro), 12ª (Sanita’), 13ª (Ambiente), 14ª (Unione europea)”. Nel dettaglio al momento sono previste le seguenti convocazioni: mercoledì 25 marzo si riuniscono la Affari costituzionali (relatore Garruti), la commissione Agricoltura (relatore Taricco) e quella Lavoro (relatore Nannicini). Mercoledì 25 e giovedì 26 si riunirà la commissione Giustizia, quella Finanze e Tesoro (relatrice Leone). Giovedì 26 invece è prevista la convocazione della commissione Istruzione, la Lavori Pubblici (relatore Coltorti), la Ambiente (relatrice Nugnes).