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Pisa ricorda Francesco Vannozzi, alpino caduto in Afghanistan

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PISA – Ricordato ieri il primo caporal maggiore degli Alpini Francesco Vannozzi, caduto in un attentato in Afghanistan nell’ottobre 2010 mentre stava scortando un convoglio militare della missione multinazionale Isaf.

I familiari del giovane militare (26 anni) sono stati accompagnati dal Prefetto di Pisa Francesco Tagliente, prima al Cimitero di San Giovanni alla Vena e quindi alla stele alla sua memoria. Con loro anche il generale di brigata aerea Roberto Boi, Comandante della 46ª Brigata aerea di Pisa, nella veste di vertice provinciale delle Forze armate.

«Qualsiasi parola è superflua di fronte all’immensa sofferenza dei familiari di Francesco ed all’incolmabile vuoto che il giovane alpino ha lasciato. Esprimo loro tutta la mia vicinanza sia personale che istituzionale» ha detto Tagliente ricordando tutte le vittime italiane in Afghanistan.

Il 9 ottobre 2010 alle 9:45 ora locale (le 7:15 in Italia), 5 alpini sono stati vittime (4 caduti ed 1 ferito) di un’imboscata, un potentissimo «IED», un ordigno esplosivo improvvisato è esploso sul ciglio della strada; si trovavano a bordo di un veicolo blindato «Lince», che faceva parte del dispositivo di scorta a un convoglio di 70 camion civili che rientravano verso ovest dopo aver trasportato materiali per l’allestimento della base operativa avanzata denominata «Ice», nella valle del Distretto del Gulistan, a circa 200 chilometri a est della Provincia di Farah, al confine con l’Helmand, nel sud ovest dell’Afghanistan.

A bordo del Lince si trovano cinque militari italiani, tutti in forza al VII Reggimento Alpini di stanza a Belluno. Tra le vittime c’è anche Francesco Vannozzi, 26 anni, partito per l’Afghanistan alcuni mesi prima.

Vannozzi aveva conseguito il diploma di ragioniere ed era anche molto attivo nel volontariato, precisamente nei servizi antincendio sui Monti Pisani. Nonostante vivesse a Belluno, spesso tornava a San Giovanni alla Vena, suo paese natale, a trovare i genitori e la fidanzata.

Le altre vittime di quella tragica mattina furono Gianmarco Manca di Alghero, Sebastiano Ville di Lentini (Siracusa) e Marco Pedone di Gagliano del Capo (Lecce), mentre rimase ferito il militare Luca Cornacchia di Pescina, in provincia dell’Aquila.

Nel giugno del 2011 il Comune di Vicopisano ha dedicato al giovane caduto una stele. Durante la cerimonia di inaugurazione del cippo, il Generale di Corpo d’Armata Marco Bertolini, comanadante del Comando operativo interforze della Difesa, aveva consegnato al padre dell’alpino, Nilo Vannozzi, il premio «Giuseppe Sciacca», riconoscimento attribuito a tutti i soldati delle Forze Armate deceduti nel 2010.

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