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Coronavirus: truffa, finta raccolta fondi per Ospedali Spallanzani e San Camillo. Indagate due persone

ROMA – La Polizia postale ha smascherato due tentativi di truffa sotto forma di raccolte di fonti per beneficienza a favore degli ospedali Spallanzani e San Camillo di Roma. Sono indagati, per il momento, un pensionato e sua figlia.
L’obiettivo della falsa raccolta fondi era quello di arrivare a quota 100mila euro. Un traguardo così alto, infatti, rende il crowdfunding più credibile agli occhi di chi legge. Il tutto era stato pubblicizzato attraverso uno dei principali portali di raccolte fondi (GoFoundMe) e con l’utilizzo di alcuni siti creati ad hoc, con tanto di pagine social collegate.

Ma l’Istituto Spallanzani e l’Ospedale San Camillo di Roma non erano a conoscenza di tutto ciò e non avevano mai approvato quella raccolta fondi. Quei soldi, dunque, non sarebbero mai serviti per la creazione di posti letto di terapia intensiva nei due nosocomi. La truffa è stata sventata dalla Polizia Postale che ha oscurato i siti e bloccato la pagina di crowdfunding.

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