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Migranti: Governo chiude i porti, ma apre le navi, proteste delle Ong, delle sinistre e del mondo cattolico

ROMA – Il decreto firmato da ben quattro ministri giallorossi, che in teoria avrebbe chiuso i porti, ha destato già le fiere proteste delle Ong e della Chiesa, organizzazioni che pendono più a favore dei migranti che degli italiani.

MEDITERRANEA – Ecco quanto afferma Mediterranea Saving Humans in più tweet contro il governo Conte 2: «A pochi giorni dai plausi degli esponenti di governo alle parole pronunciate da Papa Francesco “Nessuno si salva da solo”, ecco la traduzione pratica: un decreto per chiudere i porti alle navi che soccorrono in mare persone che scappano dall’inferno libico.Si utilizza la Pandemia come pretesto per riproporre il terribile messaggio che se muoiono affogati donne uomini e bambini in mezzo al nostro mare, è infine “un male minore e necessario”. Si utilizza la Pandemia come pretesto per riproporre il terribile messaggio che se muoiono affogati donne uomini e bambini in mezzo al nostro mare, è infine “un male minore e necessario”. Un decreto in ogni caso inaccettabile: forse non è ancora chiaro che ogni vita umana va salvata, che non ci sono vite che valgono di più, cancellate da poche righe scritte solo per un’operazione di macabro marketing, a cui ci aveva abituato il precedente Governo.Le navi che soccorrono i naufraghi in mare hanno una sola bandiera: quella dell’umanità. È all’umanità che oggi, voi governanti, avete chiuso i porti, non alle navi.Perché non vi fate carico voi, che sedete al Governo, di inviare navi militari per soccorrere gli esseri umani che chiedono aiuto? Perché fate la guerra a chi aiuta? Nemmeno questo terribile contagio vi ha insegnato che con le vite degli altri non si può giocare.Incredibile che non si provi vergogna a scrivere un’aberrazione etica e giuridica del genere».

PARLAMENTARI DI SINISTRA – «Il decreto emanato nella serata di ieri dai ministri dei trasporti, degli esteri, dell’interno e della salute che di fatto sospende la classificazione di Place of Safety (luogo sicuro)per i porti italiani, per i casi di soccorso effettuati da unità navali battenti bandiera straniera al di fuori dell’area Sar italiana,è sbagliato e incomprensibile. I porti non si chiudono mai, perché a nessuno e in nessun caso può essere negato il soccorso e la protezionedai rischi della navigazione». E’ quanto si legge in un appello indirizzato al governo e firmato da parlamentari, europarlamentari, consiglieri regionali, primi firmatari Pietro Bartolo, Laura Boldrini, Alessandro Capriccioli, Gregorio De Falco, Loredana DePetris, Claudio Fava, Elena Fattori, Lorenzo Fioramonti, Nicola Fratoianni,

AVVENIRE – Critico anche ilcommento di Nello Scavo su Avvenire, che biasima il governo e riporta i passi incriminati del decreto giallorosso: «In considerazione della situazione di emergenza connessa alla diffusione del Coronavirus e – si legge nel decreto interministeriale – dell’attuale situazione di criticità dei servizi sanitari regionali e all’impegno straordinario svolto dai medici e di tutto il personale sanitario per l’assistenza ai pazienti Covid-19 non risulta allo stato possibile assicurare sul territorio italiano la disponibilità di tali luoghi sicuri”, senza compromettere “la funzionalità delle strutture nazionali sanitarie, logistiche e di sicurezza dedicate al contenimento della diffusione del contagio e di assistenza e cura ai pazienti Covid-19». Quindi l’articolista cattolico riporta il giudizio di The Guardian, implicitamente facendolo suo. «Nel 2018 l’ex ministro degli Interni di estrema destra Matteo Salvini – osserva il The Guardian, che aveva anticipato la notizia con un pezzo firmato da Lorenzo Tondo – ha dichiarato i porti italiani “chiusi” alle navi di salvataggio dei migranti, sostenendo che i migranti rappresentavano una minaccia alla sicurezza nazionale. Due anni dopo, il governo italiano ha dichiarato che il Paese rappresenta una minaccia per la salute dei migranti a causa del coronavirus». E poi nota: «Curiosamente, però, emissari del governo hanno cercato di ottenere l’ok della Croce rossa perché sia l’organizzazione a gestire la quarantena dei migranti salvati dalla Alan Kurdi. Disponibilità che la Croce rossa ha confermato».

Per le Ong, le sinistre e la Chiesa cattolica gli italiani non esistono, si preoccupano solo dei migranti. Non dubitavamo che questi esponenti stessero tutti nella stessa barca, anzi sullo stesso barcone o gommone, e remassero tutti a favore degli sbarchi, incuranti degli interessi degli italiani.

Ma, fatta la legge durissima, il governo ha trovato l’inganno per accontentare i buonisti citati, come aveva anticipato Nello Scavo. Sembra che il governo, che fa finta di mostrare la faccia feroce e polso inflessibile, abbia trovato una scappatoia, d’intesa con la Croce Rossa, per gabbare il popolo italiano, costretto in ristrettezze, che non vede di buon occhio tutta quest’attenzione per i migranti, anzi i clandestini traghettati dalle Navi Ong.

A quanto apprende l’Adnkronos, i 150 migranti a bordo dell’Alan Kurdi, la nave della ong battente bandiera tedesca attualmente a sud di Lampedusa dopo aver prestato soccorso a due barchini in acque libiche, potrebbero essere trasferiti su una nave della Croce rossa italiana dove poter trascorrere la quarantena. E quindi dovrebbero restare a carico dell’Italia. L’operazione verrebbe coordinata dalla Protezione civile e la nave della Cri dovrebbe fare rotta su Palermo. Sarebbe questa l’ipotesi allo studio del governo per risolvere il caso della nave carica di migranti costretta in alto mare senza trovare accoglienza in un porto. Nel capoluogo siciliano ai migranti non verrà tuttavia consentito di scendere, la quarantena avverrà sull’imbarcazione. Quindi il porto di Palermo in pratica sarà aperto per la grande gioia del sindaco Orlando.

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