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Coronavirus, eurogruppo: pressing franco-tedesco sull’Olanda (unica che si oppone all’eurobond)

Il premier francese Emmanuel Macron

BRUXELLES – Parigi e Berlino allineate sul Mes e via francese agli Eurobond. L’Olanda ancora contraria. Ed è rimasta l’unica. Ma da sola può condizionare l’Ue? E nessuno le rimprovera il fatto di aver perseguito, finora, una politica finanziaria da paradiso fiscale a scapito di tutti? La Francia continua a credere in un accordo dell’eurogruppo per giungere ad una risposta unitaria europea alla crisi economica e sociale dovuta al coronavirus. Un fallimento è impensabile, ha detto il ministro dell’Economia Bruno Le Maire, auspicando l’intesa tra partner Ue alla riunione di domani, giovedì 9 aprile.

Secondo fonti dell’Eliseo, la posizione olandese è controproducente, incomprensibile e non può durare. Il blocco olandese è centrato sull’idea di non togliere tutte le condizioni per l’accesso al Mes. «Per noi e la maggior parte degli alleati, la sola condizione – hanno spiegato le fonti dell’Eliseo – è che i fondi vengano spesi per far fronte alla crisi». Per l’Olanda, continuano le fonti, ci devono essere altre condizioni, anche di tipo macroeconomico, «”riguardanti ad esempio le riforme e il ritorno all’equilibrio finanziario. Le condizioni olandesi vanno al di là della gestione della crisi – aggiungono le fonti della presidenza francese – mentre noi vogliamo attenerci a questo. E’ il punto essenziale del blocco».

Appello del premier Conte: «L’Ue dev’essere all’altezza del suo ruolo per affrontare la sfida che ha di fronte e per farlo è chiamata a compiere un deciso cambio di passo dal punto di vista politico e sociale. Per chi ha veramente a cuore l’Ue, per chi crede in un’Europa unita, forte e solidale, all’altezza della sua storia, è il momento di compiere passi risoluti, promuovendo tutti i mezzi per la ricostruzione. Se vogliamo preservare la nostra casa comune, è il momento di ragionare come una squadra». Da Gentiloni e Gualtieri appello al senso di responsabilità.

Il ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz spera” che prima di Pasqua ci sia un risultato ed è fiducioso che si arriverà ad un accordo. Lo ha detto a Berlino dopo la maratona notturna dell’eurogruppo che continuerà domani. Ma Scholz ha anche avvertito che sul tavolo dell’Eurogruppo c’è il Recovery fund: «Abbiamo parlato di un Recovery fund da sviluppare e bisogna accordarsi sui criteri di organizzazione. Questo dovrà essere il lavoro delle prossime settimane e mesi. Abbiamo discusso di quello che era all’ordine del giorno, e cioè le tre proposte sulla funzione della Bei, sul Mes e il programma Sure», afferma il ministro delle Finanze tedesco Scholz rispondendo ad una domanda sugli eurobond e rimarcando che anche la fase della ripresa potrà essere affrontata con gli strumenti classici dell’Ue. Ma su questo punto, il ministro tedesco non appare realista.


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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