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Coronavirus nel Mondo: oltre 120.000 morti, quasi 2 milioni di contagiati

ANSA/CESARE ABBATE/

ROMA – La pandemia di coronavirus ha ucciso oltre 120.000 persone in tutto il mondo, tra cui quasi il 70% in Europa, secondo un rapporto elaborato questa mattina dall’Agenzia France da fonti ufficiali. Dalla comparsa del virus in Cina, lo scorso dicembre, sono state registrate 120.013 morti, di cui 81.474 in Europa, il continente più colpito. Gli Stati Uniti sono il paese con il maggior numero di morti (23.649), davanti a Italia (20.465), Spagna (18.056) e Francia (14.967).

Dall’inizio della pandemia, a dicembre in Cina, sono stati segnalati 1.923.390 casi in tutto il mondo, più della metà dei quali in Europa (973.087) e oltre 582.590 negli Stati Uniti, il Paese in cui la pandemia sta progredendo più rapidamente. Il numero di casi diagnosticati, tuttavia, riflette solo una frazione del numero effettivo di infezioni, con un gran numero di Paesi che ora testano solo quei casi che richiedono cure ospedaliere.

USA – Gli Stati Uniti hanno riportato ieri altri 1.509 morti per coronavirus in 24 ore, per un totale di 23.529, secondo il conteggio della Johns Hopkins University. Lo stato di New York, epicentro dell’epidemia negli Usa, ha superato le 10.000 vittime per Covid-19. “Siamo vicini a completare il piano per riaprire il Paese”: lo ha detto il presidente americano Donald Trump nel briefing quotidiano alla Casa Bianca sul coronavirus, precisando che una decisione sarà annunciata nel giro di giorni. “Il dottor Fauci è una persona straordinaria” ha detto Trump che aveva ritwittato un post che sollecitava il suo licenziamento. “Ho solo ritwittato l’opinione di un’altra persona, non tutti sono d’accordo con Fauci, ma è una persona straordinaria, abbiamo fatto un grande lavoro insieme”, ha spiegato il presidente Usa nel suo briefing quotidiano alla Casa Bianca.

RUSSIA – In Russia è boom casi Il numero di casi di coronavirus in Russia è aumentato di 2.774 unità nelle ultime 24 ore, arrivando a toccare quota 21.102. È il dato più consistente da quando sono iniziate le rilevazioni, peraltro in continuo aumento. I morti ufficiali, nello stesso lasso di tempo, sono stati 22 – in totale dunque sono 170. Altri 1.489 casi di coronavirus sono stati poi confermati a Mosca, toccando quota 13.002. Lo fa sapere la task force nazionale contro l’epidemia, citata dalla Tass. Circa 21.000 letti d’ospedale per pazienti affetti da coronavirus saranno allestiti a Mosca nei prossimi 10 giorni. Lo ha detto in un comunicato il dipartimento sanitario della città. “Altri 24 ospedali saranno riadattati per il trattamento dei pazienti sospetti di coronavirus: circa 21.000 letti d’ospedale per i pazienti affetti da coronavirus saranno allestiti presso le strutture del Dipartimento sanitario”, si legge nella dichiarazione, ripresa dalla Tass.

INDIA – India proroga il lockdown Il primo ministro Narendra Modi ha annunciato oggi l’estensione fino al 3 maggio del confinamento in India per combattere la pandemia di coronavirus. “Le discussioni con i leader statali e i ministri hanno portato alla conclusione che il contenimento dovrà essere esteso. Alcuni stati hanno già deciso di estenderlo. Il Paese dovrà estenderlo almeno fino al 3 maggio”, ha detto il leader nazionalista indù in un discorso tv alla nazione. Dal 25 marzo in India, paese da 1,3 miliardi di abitanti, è in atto un severo confinamento a livello nazionale.

CINA – In Cina continentale 89 nuovi casi tra cui ci sono 86 casi importati la Cina ha avviato la sperimentazione su due diversi potenziali vaccini “inattivi”, mentre continuano a verificarsi casi in alcune zone del paese. L’autorità sanitaria cinese ha dichiarato di aver ricevuto ieri segnalazioni di 89 nuovi casi confermati di malattia da nuovo coronavirus (COVID-19) in Cina continentale, di cui 86 importati. Nel suo resoconto giornaliero, la Commissione Sanitaria Nazionale oggi ha detto che sono stati riportati tre nuovi casi trasmessi internamente, tutti nella provincia del Guangdong. Altri tre nuovi casi sospetti, tutti importati, sono stati riportati ieri in Cina continentale, di cui due a Shanghai e uno nella Regione Autonoma della Mongolia Interna. Secondo la commissione, ieri 75 persone sono state dimesse dagli ospedali dopo essere guarite, mentre il numero di casi gravi si è ridotto di 5, arrivando a 116. Fino a ieri, in Cina continentale sono stati riportati in totale di 1.464 casi importati. Di questi, secondo la commissione 559 sono di persone dimesse dagli ospedali dopo essere guarite, 905 di persone in cura, di cui 37 in gravi condizioni, e non sono stati segnalati casi di decessi. –

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