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Ue: il Mes risponde alle richieste dell’Italia, lo sostiene il Presidente del Consiglio Europeo

BRUXELLES – La trappola europea è già pronta e Conte, col suo fido scudiero Gualtieri, sono pronti a cascarci senza neppure aver prima avuto l’avallo del parlamento. «Proporro’ una discussione su quattro capitoli: mercato interno, una massiccia strategia di investimenti, dimensione esterna con focus su Africa e Balcani occidentali e infine resilienza, ovvero come affrontare questa difficile sfida tenendo fede ai valori europei». Cosi’ il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in una intervista a La Repubblica, parla del contatto con i leader dell’Unione per preparare il summit di giovedi’ prossimo per trovare un accordo sul Piano per la ripresa dal coronavirus.
«Innanzitutto e’ importante evitare malintesi: a mio avviso alcuni paesi sottovalutano le decisioni gia’ prese – continua – Abbiamo sospeso Patto di stabilita’ e regole sugli aiuti di Stato, ci sonole misure della Bce e quelle dell’Eurogruppo su Bei, Mes e ‘Sure’. Tutte insieme valgono il 3,8% del Pil europeo e coprono le necessita’ di breve termine. Ovviamente non e’ abbastanza, giovedi’ avremo una discussione strategica sull’approccio per la ripresa. Raggiungere un accordo sul bilancio europeo 2021-2027 sara’ la svolta per finanziarlo, cosi’ come la Banca europea degli investimenti – continua Michel che sul dibattito prestiti e aiuti dice:- Probabilmente avremo bisogno di entrambi, i prestiti tramite la Bei e gli aiuti attraverso i fondi strutturali».

Sul tanto dibattuto Mes, soprattutto in Italia, Michel afferma: «Conosco e rispetto l’intenso e delicato dibattito politico italiano. Tuttavia il Mes e’ un meccanismo gia’ esistente, fruibile subito e le proposte dell’Eurogruppo – che spero verranno approvate dai leader – vanno nella direzione chiesta dall’Italia: evitare condizionalita’ macroeconomiche con una distinzione tra debito accumulato nel passato e misure per fronteggiare questa crisi».

La polpetta avvelenata è servita, avanti governo giallorosso.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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