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Conte agisce al di fuori del dettato costituzionale e con modi autoritari. Lo afferma ex presidente della Consulta

Si allunga la schiera dei costituzionalisti che giudicano i dpcm di Conte assolutamente al di fuori del dettato costituzionale, ma Mattarella sopporta, i magistrati fanno finta di nulla, mentre si scagliarono violentemente contro i decreti sicurezza. Evidentemente limitare i diritti degli italiani è giusto e corretto, ma se si limitano quelli dei migranti si va sotto processo.

Anche l’ex presidente della Consulta Antonio Baldassarre ritiene che limitare le libertà con un Dpcm, è un atto del tutto incostituzionale: «specchio della arbitrarietà generale e del pensiero autoritario del presidente del Consiglio sono espressioni apparentemente marginali, ma ieri da lui frequentemente usate, come ‘noi consentiamo’, ‘noi permettiamo’».
«Oltretutto – prosegue – nella nostra Costituzione c’è un dovere di solidarietà: le associazioni a difesa degli interessi
solidali chiedano dunque di cambiare il Decreto e che sia consentita l’uscita a tutti, per considerevoli motivi di solidarietà sociale. Cassese lo ha denunciato nel silenzio degli altri costituzionalisti – ricorda l’ex presidente della Consulta – Ci si sta approfittando di una situazione grave con disposizioni costituzionalmente illegittime. Non c’è dubbio – afferma Baldassarre – C’è una concezione autoritaria dietro al ‘noi consentiamo’ di Conte. Deriva dal fatto che il Dpcm è un atto amministrativo individuale. Prevede limiti alle libertà costituzionali che non hanno base in un atto legislativo. Dunque se il Premier disciplina tutto attraverso il Dpcm è chiaro che dica: ‘io,noi’. E’ lui che concede, dall’alto della sua autorità, quello che deve esser fatto. Esattamente l’opposto di quello che prevede la Costituzione dei diritti del cittadino, dell’uomo, della persona umana».
E le messe? «Anche qui c’è un arbitrio autoritario: Se io faccio entrare le persone in un supermercato con il rispetto del distanziamento sociale, perchè non in una chiesa? Mangiare è un bisogno fondamentale, ma anche il culto per un credente. Per la Costituzione – conclude – sono pari libertà quella al sostentamento e quella spirituale».

C’è che vede solo in Salvini e Meloni, i cosiddetti sovranisti, un pericolo per la democrazia e una possibile deriva verso l’autoritarismo. Ma nei fatti questo professore sconosciuto, venuto fuori da Volturara Appula, emerso dal nulla al momento della formazione del governo gialloverde e rimasto in sella, come se niente fosse, anche alla guida di un governo di tendenze completamente opposte, sta dimostrandosi molto più pericoloso in prospettiva, dei cosiddetti sovranisti. Molti accusavano Salvini di volere i pieni poteri quando parlava al Papeete, ebbene Conte invece di annunciarlo da una discoteca se li è presi governando sulla base di pareri di esperti scelti da lui e a furia di dpcm emessi senza alcun controllo, visto che il Parlamento è stato completamente escluso e il Capo dello Stato continua nelle sue meditazioni e riflessioni, chiuso nel Palazzo del Quirinale, senza intervenire.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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