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Vincenzo Danti

Da Donatello a Guido Reni: una mostra a Firenze

Vincenzo Danti
Vincenzo Danti

Una selezione di meravigliose opere come di Donatello, Gregorio di Lorenzo, Vincenzo Danti e Francesco Guardi si potranno apprezzare in via esclusiva in un’unica esposizione.

E’ «Sculture del Rinascimento – Dipinti di antichi maestri – Arti decorative», la mostra temporanea in corso fino a domenica 13 ottobre, al Westing Excelsior di Piazza Ognissanti, tutti i giorni dalle ore 10 alle 20,30.

Si tratta di un’accurata selezione di opere poco conosciute al pubblico, realizzate da famosi artisti dell’epoca rinascimentale.

L’esposizione conta quasi cinquanta opera italiane e internazionali, tra dipinti e sculture per lo più inedite e create in marmo, pietra, terracotta, bronzo e legno.

I visitatori si troveranno di fronte a dipinti realizzati tra il XIV al XVIII secolo: il fondo oro di Arrigo di Niccolò – del 1390 – che raffigura la «Madonna con Bambino e Santi», l’opera di Guido Reni, «Apollo e Marsia» e «la Veduta di Venezia» del pittore veneto Francesco Guardi. Della selezione fa parte anche il grande «Paesaggio con assalto di briganti» – dalle dimensioni di quattro metri e mezzo in larghezza – attribuito ad Alessandro Magnasco dall’intellettuale Benno Geiger. Il dipinto proviene dalla Villa di Mombello di Inversago, che si trova in Lombardia e che appartenne a Pio Falcò di Savoia e poi a Sveva Colonna.

Tra gli altri dipinti spiccano i lavori del caravaggesco Battistello Caracciolo e Mattia Preti e poi di Van Dyck e di Vignali.

Alla mostra è presente anche un arazzo franco-fiammingo raffigurante la «Crocifissione», facente parte di una serie delle «Storie di Maria», eseguite tra il 1498 e il 1499 per la Cattedrale di Bayeux. Le storie sono state riprese da un cartone del Maestro della Caccia all’Unicorno, probabilmente Jean D’Ypres, documentato a Parigi nel periodo tra il 1490 e il 1508.

Tra le sculture, invece, si potranno ammirare la «Coppia di Putti che sorreggono festoni» di Donatello e bottega – databile tra il 1420 e il 1430, il bassorilievo di Gregorio di Lorenzo, allievo di Desiderio da Settignano, realizzato in marmo bianco, raffigurante la «Madonna con Bambino che un uccellino e due cherubini».

Passeranno in rassegna anche la coppia di busti in terracotta del Duca di Milano Francesco Sforza, realizzate dal Filarete intorno al 1460 e una scultura in terracotta, l’«Apostolo seduto» del perugino Vincenzo Danti. Secondo l’esperto Giancarlo Gentilini, l’ipotetico apostolo – potrebbe essere il modello, richiesto da Cosimo I de’ Medici, per una delle statue a completamento della Sagrestia Nuova di San Lorenzo, lasciata incompiuta da Michelangelo.

Infine si annoverano due opere di grande importanza nel contesto degli apparati decorativi italiani. Si tratta di due bronzi con i « Ritratti di imperatori romani » sono stati realizzati da uno Scultore ignoto attivo a Ferrara nel XVI secolo. Sono gli originali delle copie collocate nel portale di palazzo Castelli- Prosperi-Sacrati a Ferrara.

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