Bonomi attacca il governo: risorse promesse non arrivano, industriali delusi. Occorre un patto con le banche

ROMA – Il Presidente designato di Coinfindutria, Carlo Bonomi, denuncia tutte le carenze del governo nei confronti del settore industriale: «Siamo molto delusi perché le risorse sono state messe, 55 miliardi, ma non arrivano gli effetti. Occorre fare un grande patto con le banche per evitare gli errori del 2008. Nel primo decreto viene fatta la Cig, doveva pagarla lo Stato, nonl’ha ancora pagata. La stanno anticipando le imprese, sapendo iproblemi di liquidita’ che hanno. Abbiamo chiesto espressamente untaglio dell’Irap perche’ bisogna fare qualcosa di urgente, veloce,semplice e che semplifichi. Fare una miriade di interventi a pioggia non serve a nulla. Se dobbiamo dare un contributo a fondoperduto ai vari piccoli e medi imprenditori quanti documentidovranno presentare? Quando arriva? A giugno abbiamo l’accontodelle tasse: togliamolo».

E inoltre: «is pretende che l’eventuale responsabilita’ del contagio che dovesse avvenire nelle aziende sia colpa civile e penale dell’imprenditore. Erano cinque settimane – ha spiegato – che stavamo chiedendo il metodo con cui si arrivava alla fase 2. Ma non ci hanno ascoltato. Viviamo la disperazione degli imprenditori e l’angoscia con i nostri collaboratori all’interno delle imprese. E’ dalla seconda settimana di marzo che chiedevo il modello a tre D: dispositivi, dati e diagnostica precoce. Era stato facile raccontare invece che si voleva barattare lavoro con salute. Purtroppo adesso i risultati sono questi. O si affrontano le cose seriamente, svincolati da qualsiasi ideologia, o le cose non vanno avanti nella maniera corretta».