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Mes e Recovery fund, l’Eurogruppo ha dato il via, ma nessuno, per ora, vuole il Mes

Mes

L’Eurogruppo di venerdì 15 maggio ha trovato la quadra sugli strumenti anti-crisi: il nuovo MES, che servirà a finanziare le spese connesse con l’emergenza Covid-19 e la sanità, ed il Fondo SURE per la cassa integrazione europea, che andranno ad aggiungersi ai finanziamenti BEI alle imprese.

Il Presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, in conferenza stampa ha annunciato che le linee di credito del MES saranno disponibili immediatamente e finora nessun Paese ha espresso l’intenzione o l’interesse ad attivare la nuova linea di credito anti pandemica. Quanto al Recovery Fund, Centeno ha detto che i Ministri delle Finanze hanno tenuto discussioni esplorative per trovare un punto di equilibrio politico ed ha assicurato che la proposta della Commissione arriverà entro fine mese.

“Lo choc all’economia è senza precedenti”, ha affermato il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, aggiungendo che “anche la risposta deve essere di una magnitudine senza precedenti”. Il commissario ha confermato che dopo la contrazione del PIL del 3,.8% nel primo trimestre, La Commissione attende una “caduta peggiore” nel secndo che potrebbe arrivare al 12,2%

Bruxelles – ha sottolineato – “sta lavorando duramente per preparare la proposta” sul piano per la ripresa, che “sarà pronto per la fine di maggio” e non è alternativo alle riforme che l’UE deve ancora realizzare.

Parlando del MES, il Commissario all’Economia ha ribadito che può arrivare fino al 2% PIL e rappresenta una linea di credito disponibile ad “un’unica condizione: che i fondi vengano usati per spese sanitarie dirette e indirette” legate alla pandemia di Covid-19.

Il Governo italiano ha accettato il Mes, ma, almeno stando alle dichiarazioni del premier Conte, è ancora incerto sulla convenienza della sua utilizzazione, nonostante gli inviti sperticati di Gentiloni, ormai tutto centrato sull’Unione europea, meno sugli interessi italiani.

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