Bekaert: Mugnai, D’Ettore (FI) e Cerza (Cisl) rispondono alla lettera aperta dei lavoratori
FIRENZE – I deputati di Forza Italia Stefano Mugnai e Felice Maurizio D’Ettore hanno ritenuto di rispondere alla lettera aperta alle istituzioni scritta dai lavoratori ex Bekaert di Figline Incisa Valdarno:
«Il Ministero dovrebbe avere tutti gli elementi per dare delle risposte sul piano industriale considerate le istruttorie già svolte. Sulla vicenda industriale opera anche un “advisor”, che dovrebbe avere, altrettanto, tutti gli elementi per rispondere e fornire il necessario supporto ai fini decisionali.
La Vostra precisa ed ulteriore segnalazione si riferisce ad un settore industriale dove la materia prima è particolarmente costosa ed il mercato fortemente selettivo; – di conseguenza, qualsiasi progetto industriale sarebbe qualificato dalla presenza di una azienda siderurgica come partner necessario.
Condividiamo, e lo abbiamo detto pubblicamente da tempo e più volte, anche tramite atti di sindacato ispettivo presentati alla Camera dei deputati, che ogni soluzione pratica debba essere volta a dare reali opportunità per il manteninento e lo sviluppo di quote di mercato per i prodotti dello stabilimento di Figline e, quindi, di garanzia dei livelli occupazionali. Al contempo, siamo consapevoli della complessità della vicenda industriale in oggetto, ma ribadiamo che appare necessaria la massima prudenza e senso di responsabilità quando si ipotizzano soluzioni che prefigurano, ad esempio, la ricapitalizzazione finanziata con i tfr dei lavoratori.
Restiamo a Vostra disposizione per ogni iniziativa ritenuta necessaria ed opportuna per affrontare ancora, ed, auspichiamo, in termini risolutivi, la grave crisi industriale apertasi quasi due anni fa. Due anni di attesa, due anni di purgatorio sono lunghi, sono davvero troppi. Cordiali saluti Stefano Mugnai Felice Maurizio D’Ettore».
Risponde anche Riccardo Cerza, segretario Generale della Cisl Toscana: « Cara lavoratrice /Caro lavoratore, conosco bene la vostra storia, il vostro dramma della privazione del lavoro da parte di una multinazionale che ha fatto vedere il volto peggiore del capitalismo, del liberismo sfrenato e della finanza che conosce solo i soldi e non la dignità delle persone e il valore del lavoro. Siamo stati come sindacato, come Cisl, sempre al vostro fianco in tutte le vicende e abbiamo combattuto con Voi per cercare di avere gli ammortizzatori sociali affinché non si spegnesse la speranza di riavviare l’azienda e di non lasciarvi da soli senza nessuna integrazione salariale. Ma ora questo non basta più! Il Governo deve darci una risposta immediata su una soluzione industriale che garantisca tutti i lavoratori coinvolti.
Noi ci stiamo attivando, e faremo fino in fondo la nostra parte insieme alla nostra categoria FIM, per una reindustrializzazione del sito di Figline basata su un progetto industriale che tenga conto sia del prodotto da fare sia dell’indispensabilità di avere degli attori che abbiano competenza delle lavorazioni e una conoscenza dei mercati e dei clienti sul mercato internazionale. Per questo ci deve essere nella proposta anche una qualificata presenza di una azienda siderurgica come partner. Condividiamo, che ogni soluzione pratica debba essere volta a dare reali opportunità per il mantenimento e lo sviluppo di quote di mercato per i prodotti dello stabilimento di Figline e, quindi, di garanzia dei livelli occupazionali. Siamo consapevoli della complessità della vicenda industriale in oggetto e per questo, pur apprezzando la proposta della nascita di una cooperativa tra i lavoratori, siamo sempre stati attenti e prudenti, per il grande senso di responsabilità verso gli stessi, su ipotesi che coinvolgano la ricapitalizzazione finanziata con il Tfr dei lavoratori.Come segretario generale della Cisl Toscana continuerò a seguire con attenzione ed impegno la vostra vertenza, non lasciandovi mai soli e cercando di non spegnere mai la speranza di arrivare al più presto ad aprire quei cancelli della fabbrica di Figline da oramai troppo tempo chiusi. Sempre con Voi, un grande saluto IL SEGRETARIO GENERALE Riccardo Cerza»