Maltempo, ritrovato il corpo del bambino disperso nel grossetano
GROSSETO – E’ stato ritrovato, secondo quanto si apprende dai vigili del fuoco, il corpo del bambino di 6 anni disperso con il padre dalla notte tra sabato e domenica a causa del maltempo nel grossetano. Insieme al padre, un 45enne svizzero, era stato travolto dalla furia delle acque del torrente Satello vicino Massa Marittima.
Dall’auto era riuscita ad uscire soltanto la madre. In mattinata i sommozzatori avevano ritrovato nel fango due giacche a vento, una del padre e l’altra del figlio, una felpa del padre e uno zainetto.
Il corpo del piccolo è stato recuperato a ben 7 chilometri dal punto dove la loro autovettura era stata investita dalla piena. Il corpicino era sulla riva del Sata, un torrente dove si getta il Satello, prima di confluire quindi nel fiume Pecora.
E’ stato portato all’obitorio di Grosseto il corpo del bambino svizzero di sei anni. Gli investigatori hanno avvertito la madre che si trova adesso all’agriturismo Il Cicalino. Il cadavere del bimbo è a disposizione del magistrato Maria Navarro, che è subentrata al collega Alessandro Leopizzi nell’inchiesta. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Ancora nessuna traccia del corpo del padre, lo svizzero Markus Link, 45 anni, di Berna. Le ricerche si sono interrotte a causa del maltempo. Le forze dell’ordine, gli operatori dei vigili del fuoco e della Protezione civile, coordinati dalla prefettura di Grosseto nella sala crisi, hanno scandagliato senza riposo la zona alla ricerca del disperso anche dopo il ritrovamento del corpo del figlio di 6 anni trascinato via con lui dalla furia del fango e dell’acqua. Il team delle ricerche sarà potenziato già da domani mattina con l’arrivo delle unità cinofile della polizia, i cani molecolari, specializzati per la ricerca e il soccorso di persone. Domattina è previsto anche il riconoscimento del piccolo da parte della madre.
«L’allerta meteo nella zona di Massa Marittima, comprendente anche il corso d’acqua del Satello, era attiva nel momento della tragedia che ha coinvolto la famiglia svizzera». Lo ricorda il responsabile della Protezione civile regionale, Antonino Melara, impegnato in un sopralluogo nei territori maremmani colpiti dai nubifragi. «L’allerta nei bacini del Cecina e del Cornia era stata mantenuta -ribadisce Melara- Di tutto ciò era stata data comunicazione istituzionale a tutti gli enti che fanno parte dell’articolato sistema regionale della Protezione civile secondo le procedure previste. Inoltre era stato emanato anche un comunicato stampa di Toscana Notizie, l’Agenzia di informazione della Giunta regionale, alle 15.46 che ne dava notizia ai media».
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