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Strage di Ustica: messaggio di Mattarella nel 40.mo anniversario

Ustica
Il relitto dell’aereo di linea DC9 della compagnia aerea italiana Itavia (precipitato vicino all’isola di Ustica, il 27 giugno 1980, facendo 81 vittime) ricostruito nell’hangar di Pratica Di Mare, Roma, il 15 dicembre 2003.
ANSA

ROMA – Il 27 giugno 1980 il volo di linea IH870, partito da Bologna Borgo Panigale e diretto a Palermo Punta Raisi della compagnia aerea Itavia precipitò in mare non lontano dall’isola di Ustica. Nella strage morirono tutti gli 81 occupanti dell’aereo, tra passeggeri ed equipaggio.

“Non può e non deve cessare l’impegno a cercare quel che ancora non appare definito nelle vicende di quella sera drammatica. Trovare risposte risolutive, giungere a una loro ricostruzione piena e univoca richiede l’impegno delle istituzioni e l’aperta collaborazione di Paesi alleati con i quali condividiamo comuni valori. Il dovere della ricerca della verità è fondamentale per la Repubblica. La strage avvenuta nel cielo di Ustica la sera del 27 giugno 1980 è impressa nella memoria della Repubblica con caratteri che non si potranno cancellare. Nella ricorrenza dei quarant’anni, sentiamo ancora più forte il legame di solidarietà con i familiari delle ottantuno vittime e ci uniamo nel ricordo di chi allora perse la vita, con una ferita profonda nella nostra comunità nazionale”. Lo scrive il presidente Sergio Mattarella in una dichiarazione sulla strage di cui oggi ricorre il quarantennale.

“Vogliamo una completa verità e vogliamo giustizia: come Regione e come cittadini, ribadiamo il nostro impegno concreto a chi non ha mai smesso di indagare e di battersi per arrivarci. Lo dobbiamo alle vittime e ai loro familiari, all’instancabile azione dell’Associazione che li riunisce e della presidente Daria Bonfietti, alimentando la memoria, impedendo che che possano prevalere il silenzio e l’oblio”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini che oggi parteciperà alla cerimonia per il 40/o anniversario dalla strage di Ustica, prevista in Consiglio comunale a Bologna. Atteso anche il presidente della Camera Roberto Fico.
“È qualcosa che dobbiamo anche a noi stessi, al nostro Paese, a chi voglia vivere in uno spirito di giustizia. E lo dobbiamo ai tanti giovani – ha aggiunto Bonaccini – che guardano a quanto accaduto 40 anni fa, emblema di un diritto alla verità che non può essere compresso in alcun modo”.

“La verità su Ustica è possibile e il Gruppo del partito democratico alla Camera userà tutte le sedi istituzionali per chiedere che quel passo in avanti decisivo venga fatto al più presto. È l’impegno che ho preso con Daria Bonfietti, Presidente dell’Associazione delle famiglie delle vittime in un incontro, alla vigilia del quarantesimo anniversario della strage, a cui hanno partecipato i colleghi De Maria, Borghi, Benamati, Critelli, Rizzo Nervo, Soverini e Verini, oltre al segretario del Pd di Bologna Tosiani. Va combattuto qualsiasi ulteriore tentativo di depistaggio che ancora emerge e sostenuta invece ogni azione del nostro Paese per arrivare ai responsabili di quello che la giustizia ha dichiarato essere stato un vero e proprio atto di guerra. L’Italia deve pretendere la collaborazione dei paesi stranieri coinvolti nella strage: lo deve alla memoria delle 81 vittime, ma anche al rispetto della sovranità nazionale. Chiederemo inoltre come Pd che sia individuato a Palazzo Chigi un referente del governo che segua da vicino gli ulteriori sviluppi verso l’accertamento della verità”. Così il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.

Quanto alle polemiche sul mancato risarcimento da parte dello Stato ai parenti delle vittime, una parola onesta e chiara viene da Giuliana Cavazza, presidente onorario dell’associazione «Verità sul disastro aereo di Ustica», che ha affermato: «Non credo che lo Stato italiano debba essere responsabile dei risarcimenti quando non è colpevole di qualcosa, e in questo caso noi familiari delle vittime, parenti di primo grado, veniamo risarciti tutti, da oltre 30 anni, con una pensione, e posso dire, anche se non è elegante, che è di quasi 1.900 euro al mese netti, quindi non è corretto dire che lo Stato stia negando i risarcimenti alle vittime. Forse questo l’opinione pubblica non lo sa, ma è la verità». La Cavazza è la figlia di una delle 81 persone morte nella strage del 27 giugno 1980, e lo ha detto intervenendo al webmeeting “Ustica, 40 anni dopo. La verità oltre il silenzio”, organizzato dalla Fondazione Farefuturo.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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