
Firenze: ecco la programmazione 2020-2021 del Maggio Musicale
FIRENZE – È stata presentata oggi la programmazione del Maggio Musicale Fiorentino da fine agosto 2020 all’inizio di agosto del 2021, tanto quella della Stagione 2020-2021 quanto quella dell’83° Festival (che avrebbe dovuto essere l’84°, ma quello del 2020, come si sa fin troppo bene, è saltato). Ci sono ben 32 serate con Zubin Mehta, che resta il Direttore musicale principale effettivo, non solo onorario, per almeno un biennio.
Il primo evento ha un’alta valenza simbolica: il 30 e il 31 agosto 2020 due repliche del «Requiem» di Verdi diretto da Mehta in Piazza della Signoria con voci soliste di fama mondiale (il soprano Krassimira Stoyanova, il mezzosprano Elīna Garanča, il tenore Francesco Meli e il basso Ildar Abdrazakov), in memoria delle vittime della pandemia di sars-covid, a ingresso gratuito, secondo la tradizione abbandonata negli ultimi anni e tanto rimpianta dai fiorentini.
In stagione Mehta dirige il 27 novembre l’«Otello» di Verdi, quello saltato dal Festival del Maggio 2020: il cast ha subito alcune variazioni. Fabio Sartori rimane Otello; la lettone Marina Rebeka sarà per la prima volta Desdemona e (regia Valerio Binasco) e Ludovic Tézier debutterà Jago. Ancora Mehta sul podio per «Così fan tutte» di mozart alla fine della stagione, mentre nel Festival il Maestro dirigerà «La forza del destino» di Verdi.
Mehta porta avanti i cicli dedicati a Beethoven e Schubert e il 6 ottobre si festeggiano i 50 anni dalla sua prima volta a Firenze con «La Creazione» di Haydn nel salone dei Cinquecento, seguita da una cena di gala.
Passa in stagione anche il «Rinaldo» di Händel con la direzione di Federico Maria Sardelli, nello storico allestimento di Pier Luigi Pizzi, in occasione dei 90 anni del grande regista e scenografo (7, 9, 10 e 13 settembre); di prim’ordine il cast, con Raffaele Pe, Leonardo Cortellazzi, Carmela Remigio, Francesca Aspromonte, Andrea Patucelli e William Corrò.
Dal 22 settembre per 4 recite Marco Armiliato riprende «La rondine» di Giacomo Puccini, deliziosa produzione di tre anni fa; nel ruolo di Magda canterà Ailyn Pérez, soprano statunitense che dopo La Scala, il Metropolitan, il Covent Garden, debutta a Firenze; in quello di Ruggero Roberto Aronica; Lisette sarà Roberta Mameli e Prunier sarà Francesco Castoro.
Il «Nabucco» di Verdi viene ripreso dal 4 al 10 ottobre, con Placido Domingo come protagonista per quattro recite; nel cast anche Maria José Siri e Fabio Sartori.
Seguono «Il Barbiere di Siviglia» entrato in repertorio con la regia di Michieletto (protagonisti Vasilisa Berzhanskaya, Massimo Cavalletti come Figaro, come Don Bartolo Fabio Capitanucci, come Conte d’Almaviva Ruzil Gatin), un nuovo allestimento della «Butterfly» di Puccini con Vittoria Yeo ( dal 12 novembre, altre recite 15, 23, 26, 28 novembre e 1 dicembre), con regia di Chiara muti e direzione di Francesco Ivan Ciampa. Ultima opera del 2020 sarà «Linda di Ckamonix» di Donizetti con Jessica Pratt, Francesco Demuro e Michele Pertusi; sul podio Michele Gamba.
Il 30 dicembre balletto su musica da camera (progetto che Pereira vorrebbe replicare utilizzando l’auditorium in costruzione; fra i suoi progetti c’è quello di ricostituire un corpo di ballo di 30 elementi; per ora sul palco c’è il Nuovo BallettO di ToscanA). Il 31 dicembre galà lirico verdiano diretto da Marco Armiliato, con le voci di voci di Saioa Hernández, Marcelo Álvarez, Ludovic Tézier e Ferruccio Furlanetto.
James Levine starà a Firenze per tre settimane per dirigere tre progetti (sua prima esibizione dopo l’addio al Met di New York): la «Damnation de Faust» di Berlioz in forma di concerto (11, 13 e 16 gennaio), il «Requiem tedesco» di Brahms (17 gennaio) e le tre ultime sinfonie di Mozart (21 gennaio).
Poi (21, 23, 26 e 28 febbraio, 3 e 7 marzo) una nuova produzione di «Rigoletto» cantato da Leo Nucci (il suo 150° Rigoletto), diretto da Riccardo Frizza con la regia di Davide Livermore.
Ultima opera in programma durante la stagione 2020/2021 è «Così fan tutte» di Mozart (28 marzo, 1, 6, 8 e 11 aprile) in un nuovo allestimento del Maggio Musicale Fiorentino con Zubin Mehta sul podio e la regia di Sven Erich Bechtolf.
Inoltre 32 recite di spettacoli per ragazzi (quest’anno all’«Elisir d’amore» si aggiungono «Cenerentola» e due progetti di Manu Lalli su «Così fan tutte Mozart» e «Turandot» di Puccini).
Daniele Gatti sarà in concerto il 12 settembre ad aprire la stagione sinfonica. Il 18 settembre Maurizio Pollini; in ottobre anche un recital di Edita Gruberova.
Per il Festival del Maggio, oltre alla menzionata «Forza del destino», una nuova produzione di «Adriana Lecouvreur» di Cilea con Maria José Siri e Fabio Sartori; «Jeanne d’Arc» di Fabio Vacchi (già in programma per il Festival saltato quest’anno); «Il ritorno di Ulisse in patria» alla Pergola diretto da Ottavio Dantone con la regia di Carstens; in luglio per la prima volta al Maggio «Siberia» di Umberto Giordano diretta da Gianandrea Noseda con la Yoncheva.
Il concerto d’apertura dell’83° Festival del Maggio sarà diretto da Gatti, cui seguiranno Chung e Muti. Anna Netrebko il 27 giugno farà una serata con arie di Verdi. L’80° compleanno di Riccardo Muti si festeggia con cinque recite del «Don Giovanni» di Mozart alla Pergola (21,23, 26, 28 e 30 luglio; con l’«Otello» e «Rigoletto» sarà l’opera coi biglietti più cari, fino a 200 euro), una delle date è proprio quella del compleanno di Muti, il 28 luglio; Don Giovanni è Alessandro Luongo; la regia è della figlia di Muti, Chiara.
E che il covid ce la mandi buona, perché, se al Sovrintendente Pereira bastano anche le 600 persone concesse in sala (un terzo della capienza) per aprire, forse ci sarà qualche problema di spazio per gli orchestrali, se a settembre dovranno provare tante splendide produzioni in contemporanea con le attuali regole di distanziamento
Tutti i dettagli sulla programmazione (dettagli che saranno incrementati nelle prossime settimane) sul sito del Maggio