Nazionale, Prandelli schiera Osvaldo unica punta
COVERCIANO (FI) – Prove tattiche e partitella in ritiro a Coverciano per preparare la sfida contro la Danimarca, in programma venerdì sera e valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2014. Prandelli in particolare ha insistito su un 4-3-2-1 con Buffon in porta, De Silvestri, Ranocchia, Chiellini e Balzaretti in difesa, centrocampo con Montolivo regista, Thiago Motta e Marchisio interni, Osvaldo unica punta, quindi Giaccherini trequartista di sinistra e Candreva e Diamanti che si sono alternati sul fronte destro.
Un’unica punta visto l’affaticamento muscolare di Balotelli e lo scarso minutaggio nelle gambe di Giuseppe Rossi.
«La Nazionale è la migliore espressione del calcio italiano». Non ha dubbi Gigi Buffon mentre si appresta a battere il record di presenze, 137, con la maglia azzurra. «La Nazionale è un punto di riferimento per tutto il movimento» aggiunge il capitano della Juventus e della Nazionale spalancando le porte a Totti: «Francesco è immortale, è in tali condizioni psico-fisiche che può fare la differenza ovunque. Se sarà così anche avvicinandoci al Mondiale non credo che nessuno avrà dubbi sulla sua presenza». Buffon venerdì con la Danimarca diventerà primatista assoluto superando Fabio Cannavaro: «E’ un numero importante ma lo sarebbe di più se fosse l’ultimo. Ma così non è… » sorride pregustando l’obiettivo di 150 gare da centrare al Mondiale.
Toni decisi ma senza eccedere, quel che conta è che Mario Balotelli si renda conto che certi comportamenti non possono essere più tollerati, c’è un Mondiale alle porte. Cesare Prandelli ha riunito tutti i suoi azzurri per ricordare cosa è e cosa significa il codice etico, e nel faccia a faccia con l’attaccante del Milan i toni sono stati più decisi seppur senza ultimatum. Non è piaciuta al ct la scenata che ha portato alla squalifica delle tre giornate. Vero che Balotelli subisce molti falli in campo, vero che si sente spesso provocato come ha ricordato anche di recente il commissario tecnico, ma per crescere bisogna imparare a controllarsi. La raccomandazione di Prandelli è stata questa, l’ha ricordata a tutto il gruppo e in particolare all’attaccante.
