Skip to main content

Governo sconfessato dal Tar del Lazio: deve esibire i verbali del Comitato tecnico scientifico Covid-19

ROMA – Comincia a crollare il castello costruito da Giuseppi per consolidare e conservare il suo potere assoluto profittando della scusa della pandemia. La magistratura amministrativa ha colto il premier e la sua squadra di politici e di esperti (quasi 500) con le mani nella marmellata. Volevano conservare il segreto sulle decisioni relative alle misure di contenimento della pandemia, che hanno giustificato il lock down, ma sono stati sbugiardati.

Una sentenza del Tar del Lazio impone al Governo di desecretare i verbali delle riunioni del Comitato Tecnico Scientifico durante le quali sono stati espressi pareri fondamentali alla base delle decisioni dello stesso Governo durante le diverse fasi dell’emergenza Covid-19.

«Sicuramente una bella notizia, era incredibile che il Governo citasse sempre il Comitato tecnico Scientifico senza che nessuno potesse conoscerne davvero i pareri, coperti dal segreto». Lo dichiara il coordinatore della segreteria di Più Europa, a Giordano Masini. «Una vittoria per la Fondazione Einaudi che ha promosso il ricorso ma – possiamo dirlo – anche una nostra vittoria: eravamo stati tra i pochi, infatti, già a maggio, a notare come questa mancanza di trasparenza apriva seri dubbi sulla legittimità dei DPCM, in quanto non erano noti né ai cittadini né alla comunità scientifica i presupposti sui quali quei provvedimenti si fondavano, e continuano a fondarsi. Avevamo detto – prosegue Masini – che era proprio interesse del Governo, per garantire l’efficacia di atti normativi essenziali durante la pandemia, rendere noti i pareri del Comitato Tecnico Scientifico, le metodologie di analisi usate e le ragioni di contingenza politica che hanno indotto il Governo ad accoglierli o a respingerli. Oggi quelle stesse considerazioni sono riportate nella sentenza: è davvero un peccato che a questa decisione si debba arrivare attraverso l’autorità giudiziaria, e non in base alla semplice e banale cultura del diritto e della trasparenza che dovrebbe essere alla base dell’azione politica del Governo, soprattutto in questa fase di crisi», conclude l’esponente di Più Europa.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741