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Savona: gruppo senza mascherina aggredisce poliziotti, arrestato un ecuadoriano

ControSAVONA – Nella tarda serata di ieri, a Savona, presso i giardini delle Trincee, i poliziotti della Volante, nel corso di un ordinario servizio di controllo del territorio, hanno fermato due persone, invitandole a indossare le mascherine, come previsto dal recente DL del 7 ottobre scorso. Uno dei due rifiutandosi non solo di indossare la mascherina alla richiesta degli operatori ma anche di declinare le proprie generalità, ha iniziato a inveire contro i poliziotti e a minacciare, prima verbalmente, poi scagliandosi fisicamente contro di loro con pugni e calci. Nel frattempo, in pochi istanti, i poliziotti si sono visti circondare da altre sei-sette persone, in atteggiamento aggressivo e violento. Uno dei due poliziotti è stato costretto a esplodere due colpi di pistola in aria per indurre il gruppo ad allontanarsi, l’azione violenta s’interrompeva e il gruppo si allontanava solo dopo l’arrivo di un’altra volante. Un trentatreenne, Josè Gomez Bailon, di origini ecuadoriane, quello che era stato trovato senza mascherina e, in risposta all’invito a indossarla, aveva dato in escandescenze aggredendo la pattuglia per poi divincolarsi e scappare, è stato rintracciato e arrestato con l’accusa di lesioni. E’ stato identificato e denunciato anche il connazionale di 39 anni (che nella concitazione aveva perso il telefonino), che era con lui al momento del controllo della volante.

La leader del Siulp di Savona-Laura Galtieri- chiede un intervento urgente da parte del governo per arrestare quello che ormai sembra un copione, collaudato e premeditato da parte di un’unica regia, finalizzato a dimostrare che il controllo delle nostre città è, ormai, in mano ai balordi. «Ben venga il taser. conclude – Ma chiediamo la certezza della pena. Spesso si ricorre all’aumento del massimo edittale della pena mentre si dimentica la necessità di creare percorsi processuali che garantiscano la certezza della pena. Siamo a un bivio: l’unica cosa che non è più possibile registrare è l’immobilismo di chi ha responsabilità politica».


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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