Crisi, Confcommercio: «Servono misure più coraggiose per la ripresa dei consumi»
FIRENZE – «Nel secondo semestre 2013 il 19% non riesce a far fronte alle spese e il 50% prevede di tagliare i consumi. Rispetto alle percentuali nazionali la nostra regione presenta forse meno sofferenza, ma più del 60% delle famiglie toscane ritiene comunque che la loro capacità di spesa sia peggiorata rispetto al 2012». Stefano Bottai, presidente di Confcommercio Toscana commenta i dati presentati dall’Outlook Italia Confcommercio-Censis sul clima di fiducia e sulle aspettative delle famiglie italiane.
Poche le famiglie che riescono risparmiare qualcosa a fine mese e sempre più nuclei posticipano i pagamenti. Si parla di pagamenti come bollette e altre spese obbligate, mentre le somme per cinema e svago sono state già ridotte, come anche quelle per i carburanti e per i generi alimentari.
Dallo studio Confcommercio emerge che dalle istituzioni le famiglie si aspetterebbero politiche per il lavoro e misure per la riduzione delle tasse. In questa ottica la legge di stabilità nazionale, sebbene presenti una minima riduzione del cuneo fiscale e una certa avvedutezza nell’indirizzo generale, non può che essere deludente. «Sono necessarie misure più coraggiose per far riprendere i consumi» spiega Confcommercio.