Prandelli: «Sono qui per amore. Pagavo l’abbonamento per vedere la Fiorentina». Ma ora deve vincere
FIRENZE – Ha accettato per amore, Cesare Prandelli. Verso la Fiorentina. Ha detto così durante la conferenza stampa di presentazione, a distanza, con domande e risposte via web. Ma ora deve vincere. Resterà fino a giugno, con un ingaggio lontanissimo da quelli di Spalletti, Sarri, Antonio Conte, Pioli, Fonseca. Poi si vedrà. Ma inanto ha compito difficilissimo: vincere copn una squadra che, in sette partite, c’è riuscita solo due volte. E ha collezionato una serie di brutte figure. Il di nuovo allenatore viola ha detto: «L’amore che provo per questa squadra e questa società è veramente molto profondo, quindi non ho messo nessun tipo di condizione, mi sono messo al servizio del club e mi auguro di poter ripagare la fiducia. Ho una doppia responsabilità, non solo come allenatore ma anche come tifoso. Chi me l’ha fatto fare? Il cuore e l’istinto – ha aggiunto-. Molto spesso incontrando i tifosi mi chiedevano di tornare e io ho sempre risposto che mai sarei andato via. Sono tornato anche per riprendere un certo discorso, c’è una sfida importante, un modo per rimettermi in gioco. Sono stato cercato e quindi so che non sarò mai solo. In Commisso e Joe Barone ho trovato due persone di una sensibilità umana straordinaria. Prima d’iniziare a parlare del lavoro mi hanno detto che volevano salutare Beppe Iachini. Sì, penso che insieme potremo fare qualcosa di importante».
E ancora: Dove vogliamo arrivare? Parte sinistra della classifica, dicono tutti. Ma dev’essere solo un punto di partenza. Non di arrivo. La squadra, per me, ha grandi potenzialità. Con ambizione spero di arrivare presto a far molto meglio. Quando Pradè mi ha chiamato sono rimasto molto sorpreso, con piacere, e abbiamo iniziato a parlare subito di calcio. Quando c’è voglia e sintonia si lavora bene. Mai, qualche settimana fa, avrei pensato di poter rientrare nei papabili della Fiorentina – aggiunge Prandelli -. Una settimana fa ho ricevuto una telefonata, mi ha chiamato Preziosi, presidente del Genoa. Mi ha detto: verranno a cercarti, sei pronto? Non sapevo nulla.
Mi ha detto che aveva parlato bene di me. Lo voglio ringraziare pubblicamente. Nella mia vita, negli ultimi 15 anni c’è sempre stato il pensiero verso la Fiorentina. Penso di essere stato l’unico allenatore a comprare per due anni l’abbonamento per vedere la squadra. Ho sempre amato questo club, perchè mi ha accolto, mi ha voluto bene, mi ha dato tanto e io mi auguro di dare altrettanto in questi mesi. Come farò giocare la squadra? Qualche idea ce l’ho, però prima voglio confrontarmi
con i giocatori perchè voglio che siano convinti e sicuri di fare qualche cambio. Iachini? Ci siamo incontrati e abbracciati. Mai avrei pensato di prendere il suo posto».