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Il Governatore Rossi è tornato da Roma con un impegno di rilancio per la Lucchini

Lucchini, Rossi: «Dal Governo positivo impegno al rilancio»

Il Governatore Rossi è tornato da Roma con un impegno di rilancio per la Lucchini
Il Governatore Rossi è tornato da Roma con un impegno di rilancio per la Lucchini

PIOMBINO – Al lavoro per mettere a punto un accordo di programma in grado di garantire alla Lucchini di Piombino un futuro produttivo e quindi occupazionale. Questa l’indicazione emersa da una riunione che si è svolta al ministero dello Sviluppo economico e che, presieduta dal sottosegretario Claudio De Vincenti, ha visto seduti intorno al tavolo il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco della città Gianni Anselmi, il commissario straordinario dell’azienda Piero Nardi e i sindacati nazionali e territoriali.

«Abbiamo l’impegno positivo del governo a supportare il progetto di conversione ecologica di Piombino e a puntare all’obiettivo della tecnologia Corex e del forno elettrico». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine dell’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sulla Lucchini.

«La valorizzazione del porto, sulla quale noi ci siamo sempre battuti, in particolare, è stata condivisa da tutti» afferma chiedendo al commissario europeo per l’industria, Antonio Tajani di «trovare le risorse per un programma di rilancio». Quanto allo smaltimento della Concordia, secondo Rossi, «sembra che tutti fanno i conti senza l’oste che è la Regione Toscana, perché la nave è un rifiuto e dipende da noi l’autorizzazione a spostarla. Certo il suo smaltimento a Piombino potrebbe aiutare nella fase transitoria del polo siderurgico» conclude il governatore.

L’impegno del governo, ha spiegato Rossi, riguarda anche «il mantenimento del laminatoio, l’utilizzo della cokeria e poi la valorizzazione del porto per la rottamazione delle navi. E’ un progetto avanzato dalla Regione e condiviso tra tutti i soggetti che erano intorno al tavolo. Lavoreremo per definire questo progetto in tempi rapidi. Ci ritroveremo gia’ fra 15 giorni. E poi porteremo questo progetto a Bruxelles all’attenzione del commissario Tajani, per verificare la possibilità di finanziare il progetto con risorse comunitarie, oltre che nazionali e della Regione. La valorizzazione del porto in particolare è stata condivisa da tutti. Piombino sarà un porto attrezzato per la rottamazione delle navi che, con la presenza dell’industria siderurgica a chilometri zero, potrà contare su sicuri vantaggi competitivi e trovare così nuove occasioni di lavoro».

Buone notizie dunque da Roma mentre a Piombino prosegue la mobilitazione per bloccare la chiusura dell’altoforno che dà lavoro a 5 mila persone, prevista per fine anno.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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