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Ci aspetta un Natale triste, in zona rossa, chiusi in casa, grazie al governo giallorosso

Dpcm Per Natale

Nonostante i bonus a pioggia del Governo, l’attesa ripresa dei consumi non c’è stata e, al contrario, le famiglie continuano a tagliare la spesa, a causa delle situazione di emergenza che investe il paese e della grave incertezza sul futuro. Le contraddittorie disposizioni del governo in merito al regime che ci sarà durante le feste natalizie, che ormai sembrano sembra saranno caratterizzate da zona rossa in tutt’Italia, ossia un vero e proprio nuovo lockdown, mettono seriamente a rischio i consumi legati al Natale, su cui influiranno non solo le cennate limitazioni legate al Covid, ma anche la perdita di reddito subita da milioni di famiglie e il quadro di generale incertezza che regna in Italia, grazie ai continui voltafaccia di Conte e del suo governo giallorosso.

Anche le tredicesime più leggere e forte contrazione della spesa per regali. Nonostante la volontà di reagire e la riapertura dei negozi in molte regioni, quello del 2020 sarà un Natale più magro per tante famiglie. Quest’anno, l’ammontare complessivo delle tredicesime è inferiore di quasi il 5% rispetto a quello del 2019,

Ma, nonostante la situazione delicata e l’insipienza dei nostri governanti, una classe politica completamente inadeguata, gli italiani conservano, almeno in parte, un sano ottimismo. Una ricerca condotta da Groupon che indaga sul rapporto degli italiani con questo Natale in epoca di Covid per capire quanta sia la voglia di festeggiare e, soprattutto, guardare con un pizzico di ottimismo al nuovo anno che verrà, indica che una buona maggioranza (89%) festeggerà il giorno più atteso dell’anno.

Un Natale diverso, il 71% degli italiani è perfettamente consapevole che dovrà rinunciare ai classici cenoni con tavolate infinite di parenti e pianifica di incontrarli sul web, insieme agli amici, grazie a vari tool che sono ormai parte della quotidianità.

Anche in scia alle restrizioni, più di un terzo degli intervistati (38%) dichiara che acquisterà molto di più online rispetto agli anni precedenti, sia per comodità sia per evitare i grandi negozi affollati. ma, nonostante questo, gli italiani si mostrano anche più sensibili verso i piccoli commercianti che sono stati gravemente colpiti dai mesi di chiusura forzata. C’è infatti un 31% che quest’anno ha in programma di acquistare molto di più presso negozi indipendenti.

Un segnale che fa ben sperare. Nonostante le indecorose e indegne affermazioni di esperti e membri del governo che hanno accusato gli italiani di essere irresponsabili, la nostra popolazione ha invece seguito le indicazioni e i veri e propri ordini del condottiero Giuseppe Conte, che non perde occasione per illustrare quello che lui permette di fare agli italiani. Ebbene, gli italiani, nella stragrande maggioranza, hanno messo in atto comportamenti che realizzavano quello che il governo con i suoi mille controproducenti esperti aveva loro indicato di fare.

Il baco sta dunque nella testa, nel manico, non nei sudditi (così li considera) del premier e della sua corte. Mentre l’uomo del Colle assiste senza intervenire allo scempio che si sta realizzando della nostra economia e alcuni pezzi della maggioranza, dall’alto del loro quasi 2%, pretendono di dettare la linea politica ed economica. Non ci meravigliamo dunque se siamo al primo posto in Europa per numero di morti, ma nel contempo siamo il Paese che è riuscito a disastrare l’economia a furia di inutili restrizioni. In attesa di arrivare a marzo 2021, quando finiranno blocco di licenziamenti, cassa integrazione, quando molte piccole e medie aziende avranno chiuso i battenti e comincerà un vero e proprio bagno di sangue. E quando i cinesi e i nostri amici europei (Germania e Francia in particolare) verranno a fare shopping delle nostre aziende, dei nostri tesori e delle nostre ricchezze per ripianare il disastro delle loro banche.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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