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Governo Conte peggio del coronavirus: gente infuriata. L’attacco della Casellati e la posizione del Colle

Quiri
Il Quirinale fotografato dal palazzo della Consulta
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Ascoltate la gente, stamani, 19 dicembre, per strada o in fila all’entrata in qualche negozio: si sente perseguitata più dal governo che dal coronavirus. L’ultimo decreto è una follia di pallini prima gialli, poi rossi, arancioni. Quindi di nuovo rossi. E ci s’interroga su quello che si può fare e quello che è vietato. Un lettore di Firenze Post mi ha chiamato ponendo il quesito: per Natale andrà a mangiare dai suoceri. In macchina saliranno lui, la moglie, un figlio quindicenne e una figlia … diciottenne. Ahi, sono tre adulti. Che fare? Rinunciare al Natale con i genitori della moglie o lasciare la figlia sola in casa: che ha una colpa, ossia quella di aver compiuto 18 anni nell’anno sbagliato. L’altra domanda? Quelli che sono partiti anzitempo non soltanto per il sud, ma anche per la casa in Versilia, una casa grande, dove possono stare in tanti, e passeranno le feste lì, dalla vigilia di Natale alla Befana, sono in regola o no? Se si è sufficientemente benestanti si può fare, mentre se si vive in tre stanzine no.

PASTROCCHIO – Non considero il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, uno scemo. Al contrario, è persona che sa navigare, ma la conservazione della poltrona può far commettere atti che lasciano di stucco: come questo decreto che, di fatto, considera l’Italia un Paese di scriteriati che non sa regolarsi e fa di tutto per infettarsi. Qual è la ratio? Da domenica 20 a mercoledì 23 dicembre siamo gialli perchè il virus è meno invadente, mentre da giovedì 24 siamo rossi perchè diventa più aggressivo? Professor Conte, dica la verità: si è divertito a scrivere un tale pastrocchio? Me lo chiedo mentre faccio un’aggiunta: non considero uno sprovveduto Dario Nardella, sindaco di Firenze, che ha deciso il senso unico ai pedoni in via Tornabuoni e strade dello struscio e dello shopping. Andare tutti nella stessa direzione, stile gregge di pecore, si rischia meno che andare un po’ in su e un po’ in giù? Gli stessi medici dei pronto soccorso, a Firenze, scuotono la testa. Che cosa c’è dietro tutto questo? Smania di potere? Mi viene in mente la Polonia comunista dove, fra tante altre cose meno divertenti, venne vietato, ai contadini, di fare il salame. Sì avete capito bene: nei poderi non potevano produrre salame da vendere. Motivo? Qualcuno si sarebbe potuto arricchire. Mentre tutti dovevano guadagnare in ugual misura. Follia, ovviamente. Così come non si capisce l’alchimia di consentire d’invitare a pranzo due amici, ma non tre o quattro figli, magari con prole. Pensa, il presidente del consiglio, che la nuora vada dalla suocera con il gusto cinico d’iniettarle il coronavirus? In certi romanzi succedeva, nella realtà magari no.

GOVERNO – Dietro tutto questo, purtroppo, c’è un’Italia in ginocchio. Con centinaia di migliaia di medi e piccoli imprenditori (ristoratori, baristi, artigiani e un fiume in piena di categorie squassate dal lockdown in poi) che ormai non sanno più a che santo votarsi e che guardano con terrore al 7 gennaio, quando l’Italia tornerà gialla, ma forse ancora con il coprifuoco serale, e dovranno comunque pagare tasse e bollette. La politica, anche intorno a Conte, si è accorta che così non può andare. Hanno lasciato fare Conte, forse perchè finisca per andare a sbattere contro la realtà di un governo nato male e gestito peggio. Ma i segnali di un cambiamento, non lontano, ci sono tutti: a cominciare dall’attacco, pesantissimo, portato dalla presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, al governo di Conte. A mia memoria (e ormai faccio il giornalista da 50 anni) la seconda carica dello Stato era arrivata a tanto. E sapendo come funziona nei palazzi della politica, è impensabile che la Casellati abbia parlato senza prima avvertire il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Qualcosa può succedere. Anche l’arrivo sulla scena di un uomo affidabile come Mario Draghi (Renzi lavora per questo?). Intanto la gente mormora e s’ingegna su come aggirare il confuso provvedimento di Conte. Perchè credo che la ragazza maggiorenne non passerà il Natale sola in casa, come decreto vorrebbe.


Bennucci

Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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