Senato, Renzi a Conte: «Serve un governo più forte, no al mercato delle poltrone»
ROMA – Va giù diretto, Matteo Renzi, a metà pomeriggio del giorno più lungo al Senato, quando, rivolto a Conte, afferma: «Signor Presidente , se lei parla di crisi incomprensibile, le spiego le ragioni che hanno portato la nostra esperienza al termine – esordisce il leader Iv -. Non è il governo più bello del mondo: pensiamo ci sia bisogno di un governo più forte, non pensiamo possa bastare la narrazione del ‘gli altri paesi ci copiano». E ancora: «Non è stata aperta ancora una crisi istituzionale perché lei non si è dimesso. Lei ha avuto paura di salire al Colle perché ha scelto un arrocco che spero sia utile per lei ma credo sia dannoso per le istituzioni. La crisi istituzionale non è aperta ma l’Italia vive una crisi sanitaria ed economica – spiega Renzi, sottolineando come l’Italia sia il Paese – con il più alto numero di morti di Covid in rapporto alla popolazione. Sono mesi che chiediamo una svolta, non è vero che siamo stati irresponsabili, siamo stati fin troppo pazienti. Questo è un kairos, un momento opportuno, ora o mai più si può fare una discussione».
Quindi l’affondo del leader di Italia Viva: «Ha cambiato la terza maggioranza in tre anni, ha governato con Matteo Salvini – ha aggiunto ancora Renzi -. Oggi so che è il punto di riferimento del progressismo e ne sono contento, ma ha firmato i decreti Salvini e quota 100. Ora si accinge alla terza maggioranza diversa ma ci risparmi di dire che l’agenda Biden è la sua agenda dopo aver detto che l’agenda di Trump era la sua sua agenda. Se va all’assemblea generale dell’Onu e rivendica il sovranismo, non può dirsi antisovranista, se va alla scuola di Siri e si dice populista, ora non può dirsi antipopulista. Non può cambiare le idee per mantenere la poltrona. Quando si fa politica – ha detto ancora – si può anche rinunciare a una poltrona, non a un’idea, mi auguro che metta al centro le idee e non lo scambio di poltrone perché il Paese non si merita un mercato indecoroso».