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Cloud Atlas

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GENERE: Drammatico, Fantascienza
REGIA: Andy Wachowski,Tom Tykwer
SCENEGGIATURA: Tom Tykwer, Andy Wachowski, Lana Wachowski
ATTORI: Tom Hanks, Hugo Weaving, Ben Whishaw, Halle Berry, Jim Sturgess, Susan Sarandon, Hugh Grant, Jim Broadbent, Keith David, James D'Arcy, Zhu Zhu, Götz Otto, Xun Zhou, Doona Bae, Alistair Petrie
FOTOGRAFIA: Frank Griebe, John Toll
MONTAGGIO: Alexander Berner
MUSICHE: Reinhold Heil, Johnny Klimek, Tom Tykwer
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
DURATA: 164 Min

Il nuovo film dei fratelli Wachowski, basato sull’omonimo romanzo di David Mitchell, ha visto la collaborazione con il regista tedesco Tom Tykwer.

Una pellicola particolarissima che vede il districarsi di sei storie, i cui protagonisti non solo altro che reincarnazioni degli stessi in altre epoche.

I personaggi hanno vite diverse rispetto alle precedenti incarnazioni…

Il tutto parte in un lontanissimo futuro ove Zachary (Tom Hanks), raccoglie le fila della narrazione dei suoi predecessori…

C’è Adam Ewing (Jim Sturgess) un giovane avvocato dell’ottocento che affronta un viaggio nell’Oceano Pacifico nel 1839 e combatte contro un medico il Dottor Goose (Tom Hanks)

Nel 1936 ad Edimburgo troviamo Robert Frobisher (Ben Whishaw) musicista bisessuale che lotta per affermare la propria dignità e il proprio talento e lavora per il compositore Vyvyan Ayris (Jim Broadbent).

Passiamo poi in California nel 1972 dove incontriamo Luisa Ray (Halle Barry), giornalista investigativa che rischia la vita per aver scoperto qualcosa che doveva rimanere celato su una centrale nucleare ed incontra Rufus Sixsmith (James D’Arcy in versione anziana), poiché era stato l’amante di Frobisher nell’anno 1936.

Nel 2012 Timothy Cavendish (Jim Broadbent) è un anziano editore che finisice in una casa di riposo grazie a suo fratello più anziano (Hugh Grant) che nutre un odio profondo nei suoi confronti per essere stato l’amante di sua moglie Georgette.

Nel 2144 assistiamo ad una realtà dove non ci sono uomini, ma esseri coltivati in Neo Seoul, nella futuristica Corea del Sud, ove delle autorità gestiscono una società fortemente dispotica e qui Sonmi-451 (Bae Doona) viene liberata con l’aiuto del ribelle Hae-Joo Chang (Jim Sturgess) e comincia un pericoloso cammino…

Nel 2321 in una nuova grande isola di Hawaii, Zachary (Tom Hanks) incontra una donna di nome Meronym (Halle Berry), uno dei pochi membri di una civiltà tecnologicamente molto avanzata, che si presenta al suo villaggio solo per cercare delle risposte.

L’epilogo (così come l’inizio) è ambientato decenni dopo il 2321 con Zachary che parla ai suoi nipoti che vengono messi a nanna da Meronym. Uno di questi prima di andare chiede a Zachary di vedere dove c’è la terra e la regia ci mostra un cielo dove brillano due lune e forse intuiamo che c’è stato un contatto tra due mondi…

Tutta la pellicola è un salto da una storia ad un’altra che sono indissolubilmente legate da dei piccoli dettagli che si rincorrono tra di loro.

L’intera trama è un racconto legato dal destino, ma non come un fato ineludibile, ma da sentimenti/passioni che si ripercuotono in dimensioni che difficilmente potremmo immaginare, come se la vita fosse un ciclo che si ripropone attraverso legami spirituali e carnali.

Tra gli attori occorre ricordare l’ottima interpretazione di Tom Hanks e Hugo Waving.

Le parole di Sonmi-451 sono davvero efficaci per descrivere l’intera pellicola: “Siamo legati ad altri, passati e presenti, e da ogni crimine e ogni gentilezza generiamo il nostro futuro”, così come quelle di Tom Hanks nel futuro: “Le anime attraversano le età come le nuvole i cieli (…) Chissà chi soffia le nuvole e chissà come sarà la mia anima domani? Lo sa solo Somni..”

Certo un film sicuramente non facile, ma bellissimo le cui storie, come piccoli pezzi di una composizione musicale, rappresentano ogni singolo strumento che è necessario per completare l’altro..

In fondo come dice uno dei protagonisti “Ogni confine è una convenzione che aspetta di essere trascesa”.

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