Coppa Italia: Inter – Juventus 1-2, doppietta di Ronaldo, con rigore

MILANO – Rivincita Juve. Ronaldo doppietta. Difese (e portieri) in tilt. Il primo round del Derby d’Italia, fra il miglior attacco (quello interista) e la miglior difesa (la bianconera) e’ andato agli ospiti. Il gol iniziale di Lautaro (non perfetto Buffon) ha stimolato la Juve che ha attaccato maggiormente e, dopo il rigore (non digerito) del pareggio di Ronaldo, l’Inter ha accusato il colpaccio e un malinteso fra Handanovic e Bastoni ha mandato in gol CR7. I nerazzurri hanno risentito delle assenze di Hakimi e Lukaku. Ma la Juve ha giocato bene, nel primo tempo. Nella ripresa un salvataggio di Demiral ha permesso alla Juve di conservare il vantaggio. Buffon ha salvato il risultato. Sanchez e Vidal salteranno il ritorno. In Coppa Italia non si e’ ripetuto quello che era successo in campionato e ora gli juventini potranno conquistare la finale. L’Inter stavolta non ha avuto gioco facile anche a causa delle squalifiche di Hakimi e Lukaku. A Torino, dove si decidera’ tutto, i due interisti ci saranno.

Si parte e l’Inter quasi subito in gol, segnato al 9’su veloce azione di contropiede di Sanchez, Barella e Lautaro con tiro fulmineo che Buffon non ha trattenuto. Tarda la reazione della Juve, ma al al 25′ una trattenuta inutile di Young su Cuadrado ha indotto Calvarese ad andare allo schermo: rigore contestato dai nerazzurri. Ronaldo ha segnato con un tiro forte sotto la traversa. Poi, un erroraccio di Bastoni e (specialmente) di Handanovic, al 35′, ha regalato a Ronaldo (pronto ad approfittarne sulla sinistra) una palla da mettere nella porta vuota: palo e gol.

Nella ripresa, reazione interista piuttosto blanda. Piu’ vicino al gol Bernardeschi. Su un errore difensivo bianconero (Bentancur) Sanchez ha tirato a porta vuota, ma Demiral ha deviato appena in tempo. Poi la Juve ha serrato le file e Buffon ha fatto un miracolo su tiro di Darmian quasi a colpo sicuro. Inter che ha tentato ancora con Lautaro, Barella, Eriksen di raddrizzare il risultato, ma vanamente.