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Fiorentina vs Pandurii Targu

Fiorentina, tutto facile col Pandurii. I sedicesimi sono a un passo

Fiorentina vs Pandurii Targu
Fiorentina vs Pandurii Targu (Foto Riccardo Sanesi)

FIRENZE – E ora manca solo la matematica per festeggiare l’approdo della Fiorentina ai sedicesimi di Europa League. I viola battono (3-0) anche il Pandurii e restano al punteggio pieno del loro girone. Non è stata una partita particolarmente spettacolare anche perché i romeni hanno opposto resistenza solo all’inizio e poi si sono squagliati ma per la squadra di Montella contava più che altro il risultato: non era facile tornare in campo a così breve distanza dallo storico successo con la Jvue.

Per evitare cali di tensione (ravvisabili solo a inizio match) il tecnico viola ha cambiato per otto undicesimi la formazione iniziale di quattro giorni fa, dando una chance ai vari Alonso (malino), Bakic (da rivedere ma bene in interdizione) e Iakovenko (troppo confusionario), in appoggio al giovane brasiliano Matos che invece anche stasera si è confermato il vero e proprio “Re di Coppe”.

L’inizio della partita è, di fatto, un tributo alla vittoria di domenica, con la gente che saltella, il pubblico che canta per ringraziare i suoi “ragazzi” e qualche striscione che celebra quel 20-10-2013 che resterà una data a lungo impressa nella memoria della gente viola.

A riportare un po’ tutti alla partita di stasera ci pensa però un tiro di Eric dopo 3 minuti che, deviato, colpisce in pieno la traversa a Neto battuto. Come percepito dalla conferenza stampa di ieri a cui aveva partecipato, il portiere brasiliano però è riuscito a voltare subito pagina da domenica.

E lo dimostra all’8′ respingendo un velenoso sinistro da buona posizione di Matulevicius che si era bevuto troppo facilmente metà difesa viola. Imitato poco dopo da Eric che poi serve Ungurusan: alto il suo desto da ottima posizione. Ma se è vero che tre indizi fanno una prova, in appena un quarto d’ora si capisce che i timori della vigilia erano fondati: la testa dei viola inizialmente non era al Pandurii.

Tranne quella di Joaquin, forse. Lo spagnolo al 26′ piazza uno spunto da campione e porta in vantaggio i suoi. Splendidi davvero i tre dribbling (l’ultimo per aggirare il portiere Stanca che aveva tentato l’uscita) che gli consentono di appoggiare infine il pallone nella rete sguarnitabissando il – certo più importante – gol alla Juve.

Altri otto minuti e i viola chiudono di fatto la pratica. E’ Matos ad approfittare di un errore della difesa romena per involarsi tutto solo verso Stanca. Il portiere in prima battuta in qualche modo lo argina, ma il giovane brasiliano riesce comunque a ribadire in rete con un destro di giustezza: dopo 25 minuti del tutto bui, in meno di 10 la Fiorentina di fatto archivia match e qualificazione.

Nella ripresa c’è spazio per un’ammonizione a Gonzalo Rodriguez, l’unico giocatore che Montella evidentemente considera insostituibile visto che non lo fa mai riposare anche se poi lo cambia a mezzora dalla fine, e per una bella dose di accademia, anche se il Pandurii cerca di rimontare lottando comunque su tutti i palloni.

Quadrado esulta dopo il goal (Foto Riccardo Sanesi)
Quadrado esulta dopo il goal (Foto Riccardo Sanesi)

Ma, a differenza della Fiorentina, i romeni non hanno peso offensivo e così le occasioni da gol latitano. Alla gente per entusiasmarsi basta comunque l’ingresso di Cuadrado al posto di Matos, applauditissimi entrambi. Ma poco dopo gli applausi per il colombiano si tramutano in un’ovazione perché su assist di Iakovenko – unica cosa buona dell’ucraino della serata assieme a una traversa colpita qualche minuto dopo a portiere però battuto -, punisce sul primo palo un incerto Stanca.

E’ il gol che chiude definitivamente in bellezza una serata iniziata con qualche paura di troppo ma in cui in fondo la Fiorentina ha giocato sul velluto nonostante avesse in campo molto seconde linee facendo riposare per uno spezzone anche Borja Valero che nel finale lascia posto e fascia di capitano ad Aquilani.

Al ritorno negli spogliatoi applausi per tutti, ma principalmente per Cuadrado che proprio allo scadere colpisce l’incrocio dei pali con uno splendido cucchiaio su assist di Joaquin. Sarebbe stata l’apoteosi per la gente ma poco cambia: i 20.000 che hanno scelto il Franchi anche stasera si sono comunque divertiti.


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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