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Il processo sul naufragio della Concordia

Concordia, stagista: «Schettino ordinò di aumentare la velocità»

Il processo sul naufragio della Concordia
Il processo sul naufragio della Concordia

GROSSETO – Il comandante Schettino ordinò di aumentare la velocità della Concordia da 15 a 16 nodi, cinque minuti prima dell’impatto con gli scogli del Giglio. Lo ha affermato il teste Salvatore Ursino al processo. «Schettino dette l’ordine di aumentare la velocità al vice Ciro Ambrosio». L’ordine di aumentare la velocità della Costa Concordia fu dato da Schettino intorno alle 21.40, mentre la nave era già a breve distanza dall’Isola del Giglio. L’impatto avvenne alle ore 21.45’07’’. Schettino era salito in plancia alle 21.39 del 13 gennaio 2012.

«E’ insolito sentire un ordine di timone a dritta mentre si va a 16 nodi, perché la nave sbanda e si inclina su un lato determinando la possibile caduta di oggetti e persone. C’era qualcosa di strano così di mia iniziativa andai sull’aletta sinistra dove mi affacciai dalle vetrate: vidi gli scogli a una ventina di metri, con prora a dritta e poppa verso sinistra. D’istinto mi venne di dire che la poppa era impegnata a sinistra» ricorda Ursino.

E ancora. «Abbiamo urtato uno scoglio? Madonna ch’aggio combinate!»: questa la voce di Francesco Schettino tratta dagli audio che il pm Stefano Pizza ha fatto ascoltare stamani in aula al processo sulla Costa Concordia ricostruendo le fasi dell’urto contro gli scogli con l’ufficiale Salvatore Ursino, testimone.

«In plancia c’erano il primo maitre Antonello Tievoli, il maitre Ciro Onorato, l’hotel director Manrico Giampedroni, oltre che la ragazza moldava (Domnica Cemortan) che rimase sulla porta ed erano lì per ammirare il passaggio ravvicinato al Giglio». Lo ha detto il testimone dell’accusa Salvatore Ursino rispondendo alle domande del pm Stefano Pizza che chiedeva chi fossero gli ospiti sul ponte di comando, luogo della nave solitamente riservato solo agli addetti alla navi. I quattro accompagnavano il comandante Schettino e sono previsti come testimoni del pm dopo la deposizione di Ursino. Ursino ha anche detto che, tra i presenti, «Schettino parlava più di tutti con Tievoli, che si avvicinò alla consolle di comando. Schettino chiese a Tievoli se avesse contattato il comandante in pensione Palombo per informarsi in relazione al passaggio ravvicinato al Giglio che la Concordia stava per compiere.


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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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