Vaccinazioni Italia: Astrazeneca, pesano i ritardi e la diffidenza popolare
ROMA – In Italia è stato somministrato ad oggi il 54% delle dosi di AstraZeneca (2.218.038 su 4.098.800 consegnate), secondo il database del ministero della Salute, mentre per Moderna la percentuale scende al 50% (658.403 su 1.328.200). Pfizer ha invece una percentuale di somministrazione del 96%, (8.375.625 su 8.709.480). In totale in Italia su 14.136.480 dosi dei tre vaccini arrivate ne sono state somministrate 11.252.066, circa l’80%.
Si fa più consistente il sospetto che per AstraZeneca pesi la diffidenza popolare. A Napoli centinaia di persone hanno chiesto direttamente al centro vaccinale di cambiare con Pfizer, ritardando le somministrazioni. lnoltre il 20-30% dei prenotati con AstraZeneca non si presentano all’hub di Cagliari, soprattutto docenti scolastici, in una regione tra le peggiori per performance, che a Pasqua ha vaccinato appena 39 persone.
Per AstraZeneca c’è stato anche un giallo Lazio, che ha contestato di aver ricevuto 98 mila dosi come invece indicato nel contatore nazionale. Il Commissariato all’emergenza Francesco Figliuolo ha risposto che sono state destinate a forze dell’ordine, forze armate e Protezione civile nel Lazio. Sempre il Lazio denuncia poi un taglio del 50% nella consegna del vaccino anglo-svedese prevista per il 14 aprile, ma in questo caso si tratta di un rinvio al 16 e al 23, con gli altri arrivi, precisa la struttura governativa guidata dal generale.
Di certo c’è che gli 8 milioni di dosi previste in Italia in questo mese non saranno sufficienti a vaccinare 500 mila persone al giorno come previsto nel piano nazionale. Bisognerà puntare molto sugli over 70, fascia d’età molto trascurata e molto colpita dai decessi (6 milioni aspettano ancora la prima dose, 1,5 milioni la seconda), e tenere la riserva di seconde dosi, la gran parte dei 2,8 milioni in frigo. Sei milioni su 8 delle dosi di aprile saranno Pfizer e questa è la buona notizia